“Il turismo del futuro? Parte dai cittadini residenti, dalla loro qualità della vita, dalla capacità di essere felici, dalla loro cura verso la terra che abitano. I turisti arriveranno di conseguenza”
La tradizione non è il culto delle ceneri ma il culto del fuoco. Rispettate la memoria locale, prendete la sapienza tradizionale e portatela alla modernità.
Abbiate la capacità di sognare siate, determinati in questo, chi semina utopia raccoglie realtà".
Carlo Petrini
Inizia oggi la mia collaborazione con Elbareport con una rubrica “ElbaTaste-Sapori dell’Elba” sui temi dell’enogastronomia. Ci legano valori comuni e idee sullo sviluppo locale di questo territorio. Del resto quando più di un anno fa ho iniziato ad occuparmi di enogastronomia elbana il primo libro che ho letto è stato “Zuppe e Stornelli” di Alvaro Claudi e Sergio Rossi.
E’ da lì, da quel libro, che è un trattato antropologico sulla cultura elbana, che mi è parsa chiara la rilevanza che questo tema può avere nello sviluppo locale. Certamente motore dello sviluppo dell’Isola d’Elba sono il mare, il clima la bellezza ma l’enogastronomia affonda nelle radici culturali di un luogo, e coinvolge i comportamenti dei singoli in azioni quotidiane.
Questo settore non rappresenta il folklore di un isola ma un fattore qualificante dello sviluppo, può essere un elemento di spinta del turismo e può coinvolgere i cittadini a riappropriarsi delle loro tradizioni e a stimolare proposte innovative nella ristorazione.
Però ci sono delle condizioni: che si faccia emergere la qualità, che la si proponga come valore aggiunto di un luogo, che si protegga un territorio e si supporti l’operato di coloro che producono qualità e bellezza. In questo periodo di crisi profonda e di ristrutturazione economica gli unici settori che tengono e che possono svilupparsi sono quelli legati al patrimonio artistico, al patrimonio naturale, alla produzione agroalimentare. Questi settori nessuno può portarli via e difficilmente riprodurli altrove, bisogna però valorizzarli e supportarli.
Da queste considerazioni nasce Elbataste, in collaborazione con la condotta Slow Food locale, come Progetto di marketing enogastronomico territoriale, con l’intenzione di tenere insieme i protagonisti di questo ambito per promuoverlo e valorizzarlo.
Produttori, ristoratori, albergatori, negozianti che fanno della qualità la loro strategia e poi le istituzioni, i consorzi, le associazioni di categoria che per le loro funzioni sono attori indispensabili dello sviluppo locale.
Non si tratta di promuovere un singolo prodotto o un singolo produttore ma di promuovere, mi si passi il termine, il brand “Isola d’Elba” che può fare da traino alle altre isole del Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano, è un progetto ambizioso ma credo che questi territori lo meritino. La rubrica che vi proponiamo vuole essere un luogo aperto di rappresentazione di quanto c’è di buono nell’enogastronomia isolana, ma anche di discussione e di elaborazione di proposte.
Una rubrica sull’enogastronomia dell’Isola d’Elba e delle altre isole dell’Arcipelago Toscano per dare rilievo e visibilità, per stimolare partecipazione, per far sì che ci si riappropri delle origini e si produca innovazione.
Valter Giuliani http://www.elbataste.com/