Si è svolto a Porto Azzurro, dal 7 al 10 Novembre, il XXI Meeting Nazionale AIGAE (Associazione Italiana Guide Ambientali Escursionistiche) in collaborazione con il Parco Nazionale Arcipelago Toscano, Federparchi e il Comune di Porto Azzurro. E’ un momento molto delicato e frammentario per la figura della guida ambientale e il Meeting è stata un’occasione per confrontarsi sulle varie realtà esistenti sul territorio nazionale.
Tra gli incontri più significativi da segnalare la riunione tra il PNAT e le guide ambientali della Regione Toscana. Un dialogo aperto tra l’ente e gli operatori del settore che ha permesso di far rilevare problematiche, ma anche nuove proposte rivolte alla valorizzazione del territorio e alla figura della guida ambientale. Nel Meeting si è data particolare importanza al confronto tra guide di terra e guide di mare e le attività che ogni figura può svolgere anche in sinergia le une con le altre. Per questo motivo è stato organizzato un workshop di snorkeling naturalistico teorico/pratico presso la Spiaggia di Reale con i biologi Dott.ssa Chiara Luciani, Dott. Emilio Mancuso e il noto biologo e autore di guide naturalistiche di importanza internazionale Dott. Angelo Mojetta. Il workshop era rivolto a guide escursionistiche e non solo che vedono nella risorsa mare un punto di forza e un elemento da valorizzare nelle loro attività.
Sabato 9, presso il Teatro di via Cerboni di Porto Azzurro, si è svolto il convegno Nazionale “Conoscere, divulgare, lavorare: la Guida Ambientale Escursionistica un lavoro apparentemente semplice…” in cui erano presenti il Presidente del PNAT Dott. Giampiero Sammuri, la direttrice del PNAT Dott.ssa Franca Zanichelli e ospiti provenienti dal territorio nazionale e non solo, che hanno presentato con interventi molto interessanti tematiche riguardanti il ruolo della Guida e le nuove leggi esistenti.
Sabato sera, durante la cena sociale presso il ristorante Delfino Verde di Porto Azzurro, si è svolta un’altra interessante iniziativa organizzata dai biologi marini dell’ISM di Milano e del Biodivers Elba Sea Academy. Tramite l’utilizzo della maschera gran facciale e una speciale regia hanno proiettato in diretta, ai circa 100 ospiti presenti, le caratteristiche dell’ambiente sottomarino parlando e comunicando direttamente dal mare con i presenti. Un cavo che ha unito il mare alla terraferma permettendo agli ospiti di poter interegire in tempo reale con i biologi immersi sott’acqua. Una nuova metodologia e tecnologia per avvicinare al mare anche chi non può o non vuole immergersi.
I quattro giorni di meeting sono stati dunque un momento di confronto fondamentale sia per le guide che operano nei vari territori ma anche per gli operatori che collaborano e si servono di questa figura che giustamente ha bisogno di una maggiore tutela dal punto di vista professionale e soprattutto di leggi più chiare e concrete.
Chiara Luciani
Biodivers Elba Sea Academy