Presentata a soci e dirigenti l’indagine realizzata dall’associazione sulla politica e sulle aspettative del mondo delle imprese alla vigilia della prossima tornata elettorale amministrativa. Alle aziende selezionate, rappresentative delle principali categorie merceologiche del territorio, è stato sottoposto un questionario in cui sono stati affrontati sia temi di carattere generale che locale e dal quale sono emersi dati molto interessanti e, per certi versi, sorprendenti.
Primo tra tutti il dato relativo alla fiducia nelle istituzioni locali: in maniera omogenea (si parla dell’87% degli intervistati), contrariamente a chi vede istituzioni e imprese sempre più distanti tra loro, dal questionario emerge che il Comune rimane il soggetto istituzionale di riferimento sul quale si concentrano le aspettative degli operatori economici. In particolare l’elezione del Sindaco, scelto direttamente, è percepito come un momento decisivo per il futuro delle politiche territoriali.
Alla luce di ciò, assumono estrema importanza per il mondo delle imprese le aspettative sulle politiche future che i governi territoriali sapranno metter in campo. Suonano, quindi, come improcrastinabili le misure che gli operatori chiedono di adottare quanto prima alle nuove Amministrazioni che saranno elette: alleggerimento della fiscalità locale, semplificazione burocratica e razionalizzazione della spesa pubblica, sono gli interventi ritenuti prioritari ed imprescindibili .
Ma anche sulle liberalizzazioni emergono suggerimenti interessanti dalla voce degli operatori: unanime la convinzione che sia, ad esempio, necessario riportare sul territorio locale il confronto politico sulla programmazione commerciale, sugli orari di apertura e chiusura, sulle festività e sulla definizione delle superfici di vendita. Le imprese giudicano il processo di liberalizzazione gestito ed attuato dai governi nazionali un sostanziale fallimento e ritengono, al contrario, necessario riattivare forme concrete di concertazione con il livello locale (amministrazione comunale) nell’ambito delle quali torni ad essere strategico il ruolo svolto dalle Associazioni di Categoria, in qualità di portavoci delle peculiarità e dei bisogni del territorio.
Risposte indicative anche sul fronte della cosiddetta concorrenza sleale dove, farmer markets, sagre e feste, circoli privati e associazioni culturali, abusivismo e contraffazione, rappresentano una vera e propria ferita aperta (oltre l’83% degli intervistati lo ritiene un danno economico per la propria attività) ed una situazione, nel suo complesso, intollerabile.
Relativamente al quadro locale ed ai “suggerimenti” per la città, dove la risposta era multipla (possibili tre selezioni) emerge chiaramente (60% degli intervistati) il desiderio che si intervenga quanto prima sull’area che, dalle banchine del porto, introduce ed indirizza i viaggiatori nel resto delle località dell’isola, zona ormai nota, con un significato molto allargato di se, come “Porta dell’Elba” e laddove appare evidente la necessità di un intervento pubblico di riorganizzazione dei servizi.
In evidenza anche i problemi di pulizia ed organizzazione della città (importanti per il 52% degli intervistati) ed una certa sensibilità rispetto alle emergenze storiche ed architettoniche ( 34%). Scarsissima fiducia, invece viene riposta sui servizi di trasporto pubblico che viene ritenuto di fatto, l’ultimo dei problemi.
- Come associazione di categoria che rappresenta le PMI – dice Franco De Simone, Presidente di Confesercenti Portoferraio – abbiamo sentito il diritto/dovere di dare voce agli imprenditori, nostri soci, che quotidianamente cerchiamo di aiutare nella battaglia per la sopravvivenza. E non parliamo di briciole, ma di un mondo che rappresenta la spina dorsale del tessuto produttivo locale. Le indicazioni emerse – prosegue De Simone – rappresentano sia un prezioso strumento di orientamento per la nostra associazione che un contributo di indirizzo da portare in dote ai nuovi amministratori locali che saranno chiamati a governare il territorio dopo la conclusione del processo di rinnovo elettorale”.
- I dati emersi dalla nostra indagine sono tutti molto interessanti e indicativi, e credo che debbano spingere gli amministratori futuri verso un sforzo di progettualità e in particolare ritengo che questa dovrà investire aspetti che vanno dalla fiscalità degli immobili commerciali agli assetti della mobilità (parcheggi ecc.), dagli incentivi per l’apertura di nuovi esercizi commerciali a quelli che favoriscano la collaborazione tra aziende, dalle regole per il mantenimento del decoro delle aree intorno ai negozi a quello degli immobili commerciali sfitti; dall’elaborazione di un progetto per l’arredo degli esercizi commerciali ad una, sempre più necessaria, razionalizzazione dell’occupazione di suolo pubblico - .
- Sulla richiesta molto forte di intervento nell’area della cosiddetta Porta dell’Elba – conclude De Simone – posso dire che parliamo di un luogo strategico, per l’impatto che propone a chi arriva all’isola e che diventa anticamera o sala di attesa del viaggio di ritorno, al momento delle partenze. Un momento evidentemente fondamentale per i viaggiatori che traggono da questa esperienza sensazioni che possono segnare profondamente i giudizi sulla vacanza trascorsa: è evidente che non possiamo aspettare che si realizzino i progetti legati al Piano del Porto e nemmeno sperare in quelli previsti nel cosiddetto Waterfront , dobbiamo agire quanto prima per non inficiare l’immagine che i turisti hanno o potranno farsi della nostra bella Isola - .