PORTOFERRAIO. Un team particolare in campo per impegni che nascono nella scuola, tesi alla formazione e alla costruzione di un "Progetto memoria" in grado di far riscoprire personaggi esemplari, esempi positivi di cui oggi c'è un gran bisogno. Si tratta del Capitano Emiliano Zatelli, comandante la Compagnia dei Carabinieri dell'Elba, il comandante della stazione di Portoferraio Gianmarco Lampunio, il Sottotenente Ezio Mazza, comandante il Nucleo Operativo e Radiomobile e altri rappresentanti dell'Arma, ed anche l'Appuntato in congedo Michele Giuzio, presidente dell'Associazione Nazionale Carabinieri- Sezione isola d'Elba. Uomini in divisa che stanno realizzando contatti con associazioni, istituzioni locali, lanciando frasi che lasciano il segno, come quella del Sottotenente Mazza, quando alla Gran Guardia, lunedì scorso, ha esortato i giovani della terza liceo Foresi, dicendo: "Siate onesti e leali: potrete andare avanti nella vostra vita a testa alta, costruendo il miglior futuro vostro e del Paese". E un "Progetto memoria" si potrà sviluppare grazie alle proposte fatte dagli stessi studenti durante la due giorni di Festa della Repubblica, che si è attuata nella città medicea, in sordina, ma con grandi significati e valori. Infatti, domenica scorsa, c'è stata l'inaugurazione, alla Linguella, di un'opera d'arte di Italo Bolano, ed anche di un pannello commemorativo, che ricordano la carcerazione di Sandro Pertini nella torre medicea, nel 1933, quando da antifascista subiva le leggi del regime che avevano tolto la libertà di pensiero e di espressione.
I Carabinieri sono stati presenti all'evento, insieme all'artista, al sindaco Peria e l'assessore Antonella Giuzio, quindi Umberto Voltolina, presidente della fondazione Pertini e alcuni soci del circolo culturale che porta il nome dall'indimenticato presidente della Repubblica, quali Nurra, Mibelli, Conforti e altri. Il giorno dopo la terza liceo classico ha presentato un lavoro fatto con il docente Nunzio Marotti su Salvo d'Acquisto, l'eroe di Torre di Palidoro (RM) che donò la propria vita nel 1943, in cambio della liberazione di 22 ostaggi destinati alla morte per mano dei nazisti.
"Questi impegni -dice il Capitano Zatelli- sono in perfetta linea con quanto stiamo portando avanti da anni nei contatti con le scuole, attraverso il contributo dell'Arma alla cultura della legalità. E' un ulteriore forma di comunicazione per raccontare un Paese fondato su saldi valori, che poi sono quelli della nostra Arma, senz'altro la garanzia di un miglior futuro. Per questo abbiamo aderito all'attività proposta dal Comune di Portoferraio, dall'assessorato alla cultura e quello all'istruzione, dai volontari del circolo Pertini, tutti intenti a far scoprire pagine di sanissima ed esemplare storia patria ai giovani, anche attraverso l'arte, la cultura, grazie a Italo Bolano, che nel settembre scorso ci ha donato un quadro dedicato a Salvo d'Acquisto. Impegni che dobbiamo capitalizzare senza dubbio anche attraverso la collaborazione di più Enti. La formazione dei giovani passa per le agenzie educative, soprattutto famiglia e scuola – conclude l'ufficiale - e l'Arma dei Carabinieri, pur non essendo ovviamente tra queste, sa e vuole mettersi a disposizione di queste. Attraverso un' uniforme e una tradizione quasi bicentenaria, infatti, i valori e la Storia possono essere veicolati a ragazzi e ragazze in tutta la loro concretezza, aprendo un canale con i giovani che rovescia la qualunquistica tesi di chi vuol vedere le Forze dell'ordine solo come organo di censura di comportamenti illeciti. Gli uomini e le donne dell'Arma sono ben altro, sono cittadini in uniforme che hanno giurato di servire con fedeltà la propria comunità, secondo le stesse regole che difendono, perché senza regole non ci può essere libertà: un principio difeso da Sandro Pertini a costo della propria libertà e da Salvo d'Acquisto addirittura con la vita”.