Dopo aver letto dell’incontro sulla sanità avvenuto tra la nuova amministrazione e i comitati di sanità,delle grandi linee che la nuova amministrazione intende perseguire in campo sanitario, vorrei raccontare una breve storia sulla Carnia.
Qualcuno dirà: “che c’entra la Carnia con l’ospedale di Portoferraio?”
Risposta:”leggi e capirai”.
La Carnia, stupendo territorio dove vivono i miei parenti, ha in Tolmezzo il suo capoluogo.
La Carnia è per me un territorio che ho nel cuore.
I suoi abitanti fieri del loro dialetto, delle loro tradizioni, non mi hanno mai deluso.
Tolmezzo è una cittadina molto simile a Portoferraio per grandezza.
Possiede uno ospedale a cui fanno riferimento tutti i paesi e i comuni della Carnia.
Qualche tempo fa,trovandomi in Carnia, ho accompagnato una cara amica nell’ospedale di Tolmezzo.
E’ stata l’occasione per conoscere un ambiente che non avevo mai visitato.
Quando sono lassù son sempre andato con amici carnici a camminar per monti che sono affascinanti per i loro silenzi, colori, abitanti … non umani e,andare a visitare l’ospedale di Tolmezzo, che pure svetta evidente sulla città, non aveva mai sollecitato il mio interesse.
Ebbi buona impressione di questo ospedale.
Per saperne di più feci poi qualche domanda a parenti ed amici su cosa ne pensavano del loro ospedale: le risposte non erano negative.
Ciò mi incuriosì davvero e mi ripromisi di approfondire la questione.
Così l’ultima volta della mia permanenza in Carnia sono andato a trovare il primario del reparto di medicina generale dell’ospedale di Tolmezzo.
E’ stato un incontro piacevole nel quale ho conosciuto un collega cordiale: ci siamo ripromessi di incontrarci di nuovo magari per andar insieme in escursione in alta montagna .
Sono stato invitato ad un convegno di medicina che si terrà a Tolmezzo in ottobre pv.
L’incontro ha dato risposta alla mia curiosità sull’ospedale di Tolmezzo.
Tra l’altro sono venuto a conoscenza di un aspetto a me sconosciuto .
L’ospedale carnico è accreditato dalla Joint Commission International.
Questa è una organizzazione non governativa extraeuropea, nord americana, no profit, leader internazionale riconosciuta nel campo dei progetti del miglioramento della qualità in ambito sanitario.
Nell’anno 2012 l’Azienda per i servizi sanitari n.3 Alto Friuli decise di accreditare l’ospedale di Tolmezzo secondo gli standard della Joint Commission International al fine di:
1: Migliorare la qualità dei servizi di diagnosi e cura offerti ai cittadini
2. Migliorare la sicurezza dei pazienti seguiti in ospedale
3.Allinearsi agli standard internazionali più elevati , in previsione dell’apertura 2013 delle frontiere fra i Paesi Membri Europei.
Mi piacerebbe che anche l’Ospedale di Portoferraio fosse accreditato secondo gli standard della Joint Commission International, poiché future speranze di miglioramento per la sanità elbana sono solo legate agli standard sopra enunciati.
Chiedo alla nuova amministrazione comunale che ho sostenuto e sostengo di adoperarsi presso la direzione dell’azienda ospedaliera non tanto per “accellerare le richieste di convenzioni verso le strutture private” (già paghiamo molto alle strutture pubbliche per avere una copertura universale per l’assistenza sanitaria) quanto per procedere all’accreditamento dell’ospedale di Portoferraio da parte della Joint Commission International: in questo modo si risolveranno le criticità attualmente presenti nel nosocomio.
L’accreditamento comporterà che non saranno necessarie convenzioni con strutture private o intramoenia allargate poiché gli standard previsti da detta commissione non renderanno necessarie queste manovre.
Se l’accreditamento è stato chiesto dall’azienda sanitaria dell’alto Friuli,potrebbe farlo anche l’azienda sanitaria livornese.
Pertanto chiedo anche all’azienda sanitaria livornese di valutare e poi procedere per accreditare l’ospedale di Portoferraio secondo gli standard della Joint Commission International.
Fine della breve storia.
Marcello Camici