Una struttura al collasso, personale medico e infermieristico insufficiente a fronteggiare l’emergenza di tutti i giorni in particolar modo quella di fine settimana. Il Dott. Testa pare che non sia più in forza al pronto soccorso; il raddoppio del personale medico, come da Delibera Regionale non è stato osservato dall’Azienda Sanitaria così come non è stato applicato l’accordo, a nostro giudizio salvavita, che prevedeva dal 15 giugno due medici sulle ambulanze periferiche di emergenza territoriale. Ora quei mezzi di soccorso in servizio sul territorio sono privi del medico e quindi non garantiscono quell’emergenza e quella continuità assistenziale a cui una persona ha diritto. Alle 11 circa di ieri, domenica 29, i pazienti in osservazione al pronto soccorso erano 9, medico sempre uno, e altre sei persone in dolorosa attesa.
Una drammatica realtà che nelle ultime settimane ha tenuto banco sulla cronaca locale, provinciale e regionale e da tutti definita inaccettabile. Un consigliere regionale ha fatto un’interrogazione al presidente Enrico Rossi.
Gli spazi per ampi confronti per trovare soluzioni non più rinviabili e per garantire il diritto all’emergenza degli ospiti e di noi residenti, sono esauriti perché l’ASL6 Livorno è insensibile sia agli appelli della popolazione, sia alle richieste degli Amministratori locali i quali, per legge, sono ritenuti responsabili della salute dei loro concittadini e dei turisti ospiti sul territorio.
Se in questa drammatica circostanza si potesse contare anche sul diretto sostegno dell’Associazione Albergatori, dei Sindacati ospedalieri, delle varie Associazioni di categoria e dal CDA della Fondazione Isola d’Elba Onlus ora tutti con il pensiero altrove, forse i Sindaci e la popolazione Elbana, avrebbero corde vocali in aggiunta per urlare l’indignazione e il risentimento di questo abbandono sanitario.