Ottenere una legge nazionale per le piccole isole che possa graduare i servizi sanitari a seconda delle dimensioni territoriali e del numero di abitanti medio in tutto l'anno, in considerazioni anche dei picchi di presenze durante la stagione turistica, è una iniziativa che da tempo ha impegnato ed impegna i nostri parlamentari. Immaginare, però, di trasformare il nostro ospedale in un nosocomio di primo o addirittura secondo livello ormai è anacronistico viste le politiche sanitarie nazionali, i flussi numerici e le risorse limitate. Importante è dotarlo di tutti i servizi essenziali per un territorio insulare. Ad esempio un Reparto chirurgico e una sezione ortopedica con un numero di medici adeguato che possa trattare gli interventi di routine come le protesi d'anca soprattutto per i pazienti più anziani e i traumi meno complessi; ambulatori con un numero di personale che funzionino adeguatamente, in particolare quello cardiologico. Un punto nascite che, nonostante i numeri inadeguati, si attivi regolarmente per i parti non critici. Un servizio diagnostico di base che possa diminuire sensibilmente le liste d'attesa anche con il ricorso a strutture private convenzionate con costi proporzionali al proprio reddito. Soprattutto anche una medicina territoriale efficiente che possa decongestionare i flussi ospedalieri e il ricorso al Pronto Soccorso con l'istituzione della Casa Della Salute e di Punti di Emergenza Territoriale diffusi sul territorio. Per tutti questi motivi è necessario esigere che il nostro ospedale sia trasformato da Nosocomio di prossimità a Nosocomio di base come è necessario a mio parere, ferme le riqualificazioni di cui sopra, dotare l'ospedale di Piombino di alcune importanti specialistiche che ci consentano di non andare in altri ospedali più lontani con tutti i disagi facilmente immaginabili.
Non credo che l'Assessore regionale Marroni abbia in mente la chiusura del tutto irrealistica del nostro ospedale o il suo pesante declassamento, avendo sempre dichiarato, fino a prova contraria, diverse intenzioni, ma ciò nonostante è necessario tenere sempre alta l'attenzione essendo comunque tutte le Regioni sia virtuose che non pressate da stringenti esigenze di bilancio. Teniamo in considerazione e poniamo sempre all'attenzione degli addetti ai lavori il pronunciamento del Ministro Lorenzin riguardo alla ferma determinazione di rinvestire nella Sanità ciò che si è risparmiato in direzione della razionalizzazione dei costi, della eliminazione dei tanti sprechi di denaro pubblico, della lotta alla corruzione. In ultimo vorrei presentare la nostra Sanità insulare, soprattutto verso l’esterno, non sempre come una sanità precaria e pesantemente insufficiente, ma anche come un servizio pubblico a cui tante valide professionalità si dedicano con completa dedizione ed amore nonostante i pesanti sacrifici che spesso subiscono e che rendono, nonostante tutto, il nostro ospedale e i nostri servizi sanitari ancora efficienti e competitivi come hanno anche evidenziato tante testimonianze di nostri cittadini.
Michele Rampini