I lavori per la realizzazione delle opere e degli interventi infrastrutturali, in attuazione del piano per il rilancio e la competitività industriale e portuale del Porto di Piombino, procedono seguendo un accurato programma di monitoraggio ambientale.
Nel corso delle attività di asportazione e conferimento in vasca dei sedimenti da eseguire ai fini della bonifica propedeutica alla realizzazione dell’infrastruttura, è prevista l’attivazione di un monitoraggio dei parametri ambientali potenzialmente influenzabili, al fine di individuare e contenere ogni eventuale variazione degli stessi e quindi verificare l’assenza di risospensione, aumento della torbidità, solubilizzazione e mobilizzazione dei contaminanti.
In particolare sono effettuati un monitoraggio acque di balneazione, monitoraggio risposta biologica, monitoraggio ambientale acustico, monitoraggio ambientale atmosferico, monitoraggio linea di costa.
Il monitoraggio delle acque di balneazione viene effettuato nel periodo dal 1 aprile 2014 al 30 settembre 2014, individuando come punti di monitoraggio uno presso l’area a mare antistante Località “Chiusa” e uno presso l’area a mare antistante loc. Punta Semaforo.
I parametri microbiologici da controllare, settimanalmente, sono: Escherichia coli ed Enterococchi intestinali.
Sono previste inoltre le seguenti attività:
- misurazione della profondità, torbidità, temperatura, potenziale redox, pH, salinità, conducibilità, ossigeno disciolto e percentuale di ossigeno clorofilla a (settimanalmente)
- prelievo di campioni d’acqua per la determinazione di solidi in sospensione, (ogni 15 giorni);
- con cadenza mensile nei due punti indicati in precedenza è eseguito il prelievo di sedimenti marini, di un campione dei primi 10 cm della superficie del fondo sul quale realizzare le seguenti analisi: granulometria, determinazione di metalli ed elementi in tracce (arsenico, cadmio, nichel, piombo, zinco), presenza dei principali contaminanti organici (IPA, e idrocarburi), nonché eventuali saggi biologici ed ecotossicologici utilizzando le specie Vibrio fischeri (Bacteria), Paracentrotus lividus, e Pheodactylum tricornutum
Importante anche l’azione svolta per vegetazioni, flora, fauna ed ecosistemi, che ha previsto vari interventi. A cominciare dal trasferimento delle specie protette di interesse conservazionistico (Pinna nobilis, Cladocora caespitosa e 2000 talee di Cymodocea nodosa), avvenuto già nel corso del 2013, per arrivare al posizionamento di venti stazioni di monitoraggio per la Posidonia Oceanica. Posidonia al centro di un intervento previsto per questo periodo di giugno-luglio caratterizzato su due fasi:
- prima fase: trasferimento della fauna associata alle praterie di Posidonia Oceanica;
- seconda fase: trasferimento in zolle della Posidonia Oceanica presente nell’area oggetto dell’intervento e trapianto della specie di tipo conservazionistico nell’area individuata nel golfo di Follonica in cui sono presenti balises oggetto di monitoraggio della Posidonia Oceanica.
“Il nostro obiettivo in questa fase – dichiara Luciano Guerrieri, commissario straordinario dell’Autorità Portuale di Piombino e dell’Elba - oltre che mirare allo sviluppo del porto, è quello di informare correttamente in modo diffuso sui sistemi adottati per la tutela mare e dell’ambiente nel corso dei lavori di ampliamento.
I primi dati sui rilevamenti saranno disponibili tra una ventina di giorni sul sito web con aggiornamenti eseguiti in tempo reale così da garantire una adeguata diffusione.
Le attività del porto vanno quindi avanti nel rispetto della piena sostenibilità ambientale,
ed il monitoraggio continuerà al di là delle prescrizioni, in vista del bando per la realizzazione del polo di rottamazione che dovrebbe essere disponibile a settembre.
Per quanto riguarda l’andamento dei lavori, possiamo ribabire che le scandenze previste saranno rispettate: la prima relativa alle operazioni di dragaggio, che consentiranno di accogliere le navi e che si concluderanno entro settembre. Mentre l’intera opera sarà consegnata per fine aprile 2015”
Le operazioni sono eseguite attraverso l’Istituto di Biologia ed Ecologia Marina di Piombino, che ha cercato di utilizzare una tecnica di trasferimento più idonea per assicurare il futuro attecchimento in aree giudicate idonee per la conservazione delle specie.
Piombino mira a proporsi come un porto moderno, in grado di intercettare nuovi bisogni e ampliare il giro d’affari attuale, così da generare nuovo lavoro. Ma questo significa anche attenersi agli standard internazionali richiesti e quindi espletare tutte le procedure previste. Considerando con ciò anche l’aspetto della salvaguardia dell’ambiente, che rimane un fattore primario. Per questo ogni fase dei lavori viene costantemente monitorata in modo accurato nel pieno rispetto delle normative vigenti. Perché sviluppo e sostenibilità possono e devono coincidere.
Ufficio stampa Accomm per Autorità Portuale di Piombino e dell’Elba