Sabato 16 giugno si è tenuta nella sala della Provincia a Portoferraio un'assemblea sulla paventata chiusura degli uffici giudiziari della città medicea e napoleonica, e del servizio di giudice di pace all'Isola d'Elba.
Erano presenti molti amministratori: tra di loro i sindaci Peria, Bulgaresi e Segnini, l'Assessore provinciale Catalina Schezzini, l'On. Silvia Velo del PD, Rappresentanti dei Comitati Riuniti Sanità e quasi tutti gli avvocati dell'isola d'Elba.
Dopo la parte introduttiva al tema in discussione, sviluppata da Sindaco di Campo Segnini, da Catalina Schezzini, nonché da Cosetta Pellegrini vice sindaco di Portoferraio, hanno completato il quadro gli interventi degli avvocati Viti e Di Tursi rappresentanti dei giuristi del territorio.
Poi è intervenuto il rappresentante dei comitati sanità riuniti, che ha voluto scuotere l'uditorio, chiedendo soluzioni decise e reazioni forti ai tagli che il governo sta sempre di più applicando all'Elba, territorio notoriamente con esigenze “diverse” da altri ambienti non insulari, ma esigenze non riconosciute nei centri di potere. “Dopo i tagli alla sanità e in altri settori- ha detto Semeraro- adesso abbiamo anche questa prospettiva di perdere la possibilità di avere i processi sul suolo isolano. Questa è la goccia che fa traboccare il vaso. Ci aspettiamo che i sindaci vadano a Roma e se non avranno risposte adeguate riconsegnino le fasce tricolori. Ci vogliono soluzioni utili a non creare ulteriori handicap alla nostra isola, già colpita duramente di questi tempi con continue riduzioni nei servizi”.
L'assemblea si è animata, ma purtroppo, come ha fatto notare Roberto Marini, presente nel consiglio comunale locale all'opposizione con il gruppo Gente Comune: “Sta emergendo un clima di divisione tra le forze politiche e sociali isolane - ha detto - occorre procedere insieme e abbattere i contrasti. Solo uniti si può sperare di ottenere qualcosa”.
In perfetta sintonia con Marini, Peria: "Trovo la manovra governativa inaccettabile, gli elbani non possono andare a Livorno per trovare i servizi della giustizia, con le varie procedure e processi. In modo del tutto anomalo e strano si dice che i tagli prevedono giudici di pace nei soli capoluoghi di provincia, con l'eccezione di Pontedera. Se c'è da fare una deroga questa deve riguadare solo l'isola d'Elba e nessun altro luogo”.
Si è quindi sviluppata una polemica tra l'onorevole Silvia Velo e gli avvocati in quanto la parlamentare faceva notare come dal consiglio provinciale dell'ordine forense non sia venuto un comunicato a favore della peculiarità dell'isola.
L'avvocato Retali in proposito ha affermato: “Purtroppo la verità è che se l'Elba perde la pretura l'ambiente giuridico livornese ne guadagna” e quindi questo stato di cose ostacola evidentemente la creazione di obiettivi comuni nelle rivendicazioni. Marini ha proposto poi la creazione di un comitato come quello esistente per la sanità. “Perché - ha sottolineato- non è tempo per la politica, queste soluzioni, queste rivendicazioni possono ottenere di più se fatte dalla gente”.
Velo ha fatto notare, come aveva evidenziato già Cosetta Pellegrini : “... che tutte le commissioni parlamentari del Senato e della Camera sono state investite del problema da vari partiti. Lo scopo e l'impegno, che deve essere unitario, - ha ribadito - è quello di far accettare a tutti e a tutti i livelli la specificità dell'isola, per cui non si possono attuare certi tagli che il governo deve fare in base alle esigenze di rigore. L'isola ha esigenze del tutto diverse e quindi non si possono negare i diritti fondamentali agli abitanti dell'Elba, che se dovessero “emigrare” per avere i servizi giuridici, dovrebbero affrontare costi e disagi esosi, e potrebbe accadere di dover rinunciare a far valere i propri diritti, per la pesantezza appunto degli ostacoli da superare”. La parlamentare ha anche accennato anche al suo impegno sul fronte di un altro "taglio" che si profila: quello della Sezione di Polizia Stradale dall'isola. Ma, a quanto pare, anche in questo settore si può sperare in una soluzione, la Polizia Stradale potrebbe rimanere integrandosi con il Commissariato.
Tornando comunque alla questione oggetto dell'assemblea, la vertenza potrebbe anche chiudersi in modo soddisfaciente, ma le varie forze in campo sono chiamate ad abolire totalmente le loro divisioni per riuscire a raggiungere l'obiettivo comune: il mantenimento del tribunale all'isola e del giudice di pace.