Entra nel vivo il piano per risolvere il problema del sovrappopolamento di cinghiali all’isola d’Elba. La giunta regionale ha appena approvato e fatto proprio il testo dell’Accordo di programma firmato a febbraio scorso e ha impegnato 30mila euro per la sua realizzazione che andranno a favore della Provincia di Livorno e del Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano.
“Con la delibera appena firmata si dà il via a un pacchetto di misure – sottolineano insieme gli assessori regionali Gianni Salvadori e Anna Rita Bramerini – che daranno risposte ad una situazione che non era più sostenibile. Determinante è stato l’apporto di tutte le istituzioni coinvolte con le quali abbiamo condiviso un lavoro attento e impegnativo che siamo certi porterà i suoi frutti”.
L’Accordo, voluto da Regione Toscana, Provincia di Livorno, Prefettura di Livorno, ISPRA, Ente Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano e Ambito territoriale di Caccia Livorno 10, avrà la durata di due anni e prevede l’attuazione di un piano di azioni che, in accordo con le normative e le esigenze di tutela e valorizzazione delle aree naturali e la conservazione della biodiversità, siano in grado di contenere e gestire la presenza di ungulati sull’isola con l’obiettivo di ristabilire una situazione di normalità. L’eccessiva presenza di cinghiali infatti è ritenuta responsabile di seri danni alle produzioni agricole, incidenti stradali e inconvenienti vari agli abitanti dell’isola ed ai turisti, e di una consistente diminuzione della biodiversità complessiva del territorio.
Fra le misure previste in primo luogo c’è il potenziamento delle strutture di cattura, i cosiddetti “chiusini”, che verranno aumentati di numero e saranno distribuiti sul territorio in forma più ampia, soprattutto nelle zone ricomprese nel Parco e nelle aree esterne con la possibilità di gestione, per l’esterno, anche da parte dell’ATC (Ambito territoriale di caccia). Sarà inoltre aumentato il numero dei cacciatori di selezione da impiegare all’interno dell’area protetta, che saranno abilitati con una speciale procedura semplificata. I cacciatori dell’isola saranno altresì invitati a partecipare a corsi di abilitazione per “selecontrollori”, che la Provincia di Livorno attuerà nella zona, in accordo con il Parco. Ciò consentirà anche di ottenere l’autorizzazione complessiva, su tutto il territorio elbano, per la caccia di selezione.