L'iniziativa proposta dalla Sig.ra Silvana Macondo, proprietaria della bancarella di Portoferraio oltreché della libreria di Campo nell'Elba, era ed é meritevole di interesse da parte del comune di Portoferraio. La sig.ra Macondo, i cui genitori erano già proprietari della bancarella di Portoferraio che oggi lei gestisce, ha chiesto di presentare illustri autori presso il nostro Comune con l'ausilio del nostro concittadino giornalista ed amico Fabrizio Prianti. Quindi, perché mai avremmo dovuto negare questa meritevole iniziativa?
Dalla sig.ra Boano mi sono recato personalmente oltreché per complimentarmi per le iniziative che tiene presso la sua libreria, per offrire anche l'appoggio dell'amministrazione in modo da allargare il suo pubblico ad un pubblico più vasto. Così abbiamo fatto in occasione della presentazione del libro "Infinito amore" di Nava. Anzi, colgo l'occasione per ringraziare entrambe le titolari delle attività per il contributo che danno.
Certo, quindi, di avere svolto e di continuare a svolgere il mio ruolo di Assessore alla Cultura di tutti, nessuno escluso, come é giusto che sia, ritengo conclusa questa polemica che non mi appartiene, ma che forse è esclusivo appannaggio di un rapporto privato la cui soluzione non é competenza dell' assessore alla cultura.
Fare cultura vuol dire anche capacità di allargare gli orizzonti e andare oltre, e questo é l'obiettivo comune cui tendere.
L' assessore alla cultura ed al turismo Roberto Marini
Ci corre l'obbligo di avvertire i lettori e lo stesso scrivente assessore alla cultura che non è mai esistita una famiglia Macondo operante sul mercato librario elbano: Dino, Tina, il compianto Silvano e Silvana (la titolare della libreria campese a cui Marini si Riferisce) sono stati sempre registrati all'anagrafe con l'unico cognome di SCHEDONI.
Macondo è il Nick-Name con la quale Silvana si è registrata su un social-network ed è una evidente citazione letteraria.
Macondo è infatti il paese di fantasia e dell'assurdo dove Gabriel Garcia Marquez ambienta il suo celeberrimo "Cent'anni di solitudine", uno dei libri più apprezzati e letti del 900. Secondo la mappa dei cognomi italiani esiste una sola famiglia Macondo (meno di 5 persone) in Friuli, ma sono decine i locali che, citando Marquez, a partire dal noto milanese, si sono chiamati o si chiamano "Macondo"
La nostra cara Luana Rovini di fronte all'assurdità dell'amministrare ilvate usava ripetere: "Macondo è qui!", e noi stessi pochi giorni fa scrivevamo "... accade a Portoferraio, provincia di Macondo..."
Non mancheremo comunque di inviare in dono, all'assessore alla cultura di Portoferraio, una copia di "Cent'anni di solitudine" in modo che possa colmare la piccola lacuna di cultura letteraria che ha palesato, e in segno di riconoscenza, poiché con la sua "topica" ci ha servito su un piatto d'argento lo spunto per un "para-a sciambere"
sergio rossi