Ho appreso nel pomeriggio della convocazione del Consiglio Comunale di Portoferraio con un singolare ordine del giorno costituito da un unico punto relativo ad un documento per la pace in medioriente.
Devo confessare che - dopo l'iniziale curiosità - mi ha assalito un senso di disagio per una politica che non è mai come l'avevo immaginata.
Sono trascorsi infatti quattro consigli comunali da quando ho presentato un'istanza di annullamento in autotutela dei provvedimenti assunti in merito alla presunta incompatibilità di Guido Bucci, protagonista di un gioco al massacro tra incompetenza e prepotenza che nessuno ha avuto il coraggio e la solidarietà di fermare.
Coraggio e solidarietà che ritengo doverosi di fronte ai grandi temi sociali e civili come quelli oggi discussi dall'organo comunale anche se sono sempre rimasta un po' interdetta del fatto che delle enormi tragedie che dilaniano la Terra si ritenga che alcune abbiano significato politico e dignità di Consiglio Comunale, altre no.
E lo dico senza strumentalizzazioni ma con la convinzione che in questi tempi di consapevolezza delle amare realtà di questo Paese sia tanto vero il bisogno di far cessare quegli orrori, quanto secondario contribuire ad un sistema di giustizia universale aderendo ad un ordine del giorno anziché ritenere di farlo quotidianamente
praticando, ciascuno nel proprio ruolo, il rispetto dei valori di non violenza, giustizia e trasparenza.
Paola Mancuso