Convocato in data odierna il consiglio comunale , doveva essere un’occasione partecipata e democratica per discutere dell’approvazione dei regolamenti e la determinazione delle aliquote per le nuove tariffe previste dalla IUC (Imposta Unica Comunale) che raccoglie la TARI ( ex Tares ) per i rifiuti, la TASI (Tributo sui servizi indivisibili) e l’IMU ( Imposta Municipale Unica già nota a tutti).
La notizia di un cospicuo aumento anche laddove aumenti in precedenza non ve ne erano mai stati (IRPEF), era già trapelata sulla stampa, ma ora ne abbiamo avuto la certezza matematica.
L’IMU passa dal 9.1 al 9.4 per mille ( con un aumento dello 0.3 ), la Tasi viene introdotta al 2 x 1000, l’addizionale IRPEF passa da 0.50 al 0.70, un’imposta che colpisce in maniera orizzontale tutti i contribuenti , anche le fasce più deboli.
La manovra finanziaria della giunta Ferrari non è stata illustrata né dal sindaco, né dal vicesindaco, nonché presidente della commissione bilancio, ma in maniera dettagliata e puntuale solo dal ragioniere capo del comune, a dimostrazione che si tratta di una mera operazione contabile dove il segno meno e quello più devono trovare un equilibrio e nulla è concesso alla discrezionalità politica, alla volontà di trovare forme di sgravi per le famiglie più bisognose o per le attività turistiche e commerciali che con fatica e sacrificio restano aperte tutto l’anno.
Ai tecnici si chiede di far tornare i conti, non si può chiedere loro di tenere anche in considerazione il fatto che i proprietari delle prime case oltre l’applicazione della TASI, si vedranno aumentare l’addizionale IRPEF, e questo vale sia per il contribuente benestante che per il pensionato che ha si una casa, ma che forse sarà sempre più costretto a valutare la vendita della nuda proprietà per far quadrare i conti.
Somme considerevoli entreranno nelle casse del comune, ma come ha precisato il ragioniere capo, non potranno essere distribuite in beni e servizi per i cittadini ( che a detta del sindaco, al sindaco hanno riportato di pagare volentieri tutti i vari balzelli se questo implica un beneficio per la città), perché sarà tutto bloccato per rispettare il patto di stabilità. Non solo le uscite correnti saranno limitate alle spese obbligatorie, ma saranno posticipati il più possibile anche i pagamenti in conto capitale ( leggasi ritardi per tutte le ditte che fanno opere per il comune ).
A questo si aggiunge che si è addirittura annullata una delibera che prevedeva la rateizzazione del pagamento della TARI in tre rate, portandola a due (ottobre dicembre), tanto a dicembre i cittadini prendono la tredicesima ( affermazione del vicesindaco).
E pensare che la tredicesima doveva servire per rilanciare i consumi di fine anno e magari dare un po’ di ossigeno alla famiglie che fanno i conti con le scadenze di fine anno. Anche in questo caso non c’è stata alcuna scelta politica , ma un ossequioso rispetto delle esigenze di bilancio e di necessità di contabilizzare le entrate in maniera comoda e veloce.
Una ulteriore valutazione sulla convenzione tra i comuni di Portoferraio e Marciana Marina( presentata dal sindaco come un esempio virtuoso di gestione associata, salvo poi essere smentito dal vice segretario Donati) che prevede un impiego part time del segretario comunale. Quale vantaggio per il comune?? Nessuno se non un debolissimo risparmio poiché la retribuzione sarà per il 70% a carico di Portoferraio e 30% a carico di Marciana Marina. A dire il vero vi è un’ulteriore motivazione da parte della giunta Ferrari, nella scelta di adottare la convenzione: ci si preoccupa per il comune di Marciana Marina che a breve vedrà scadere il tempo massimo per la nomina di un segretario e corre il rischio di riceverne uno nominato d’ufficio dall’agenzia regionale. L’unico a guadagnare da questa operazione ( nel vero senso della parola ) è solo il segretario comunale.
Unico commento del sindaco alle ripetute richieste da parte del gruppo consiliare di spiegazioni e alle sollecitazioni affinchè si aprisse una discussione politica sulle scelte fatte è stata una risposta stizzita sul perché il bilancio non è stato approvato dalla precedente amministrazione, ben sapendo che non era tecnicamente possibile non avendo ricevuto dal governo le indicazioni certe sull’introduzione delle nuove imposte. A dimostrazione di questo il termine per l’approvazione è slittato nuovamente al 30.09 e ad oggi nessun comune dell’Elba e pochi in Italia lo hanno adottato.
Unica nota positiva della mattina, l’assessore Bertucci si è dovuto assentare per l’inaugurazione e la consegna formale al comune da parte di CASALP delle case popolari della Briccheteria, 12 alloggi pronti da tempo e fortemente voluti e realizzati grazie al lavoro della passata amministrazione.