Caro Direttore,
una serie di articoli, interviste e opinioni espresse sui media locali mi obbligano, non troppo volentieri, in verità, perché preferisco la logica del fare rispetto a quella dell’apparire sulla stampa, ad intervenire su vari aspetti del dibattito sulla mia Amministrazione.
Forse i cittadini non lo hanno esattamente percepito, ma varie sono state le criticità, a volte anche trascurate nel tempo, affrontate dal momento dell’insediamento di questa Amministrazione.
Solo per citarne alcune: il problema della viabilità con il bypass della SP26, che ci ha costretti ad una defatigante trattativa, da una parte, con la Regione e la Provincia per l’esecuzione dell’opera e, dall’altra, con i proprietari delle aree occupate per disinnescare sempre possibili ricorsi amministrativi, ai quali in spirito di reciproca comprensione, hanno rinunciato.
Che dire poi della discarica abbandonata di Rio Albano, di cui abbiamo avviato la messa in sicurezza e il passaggio di gestione al sistema elbano dei rifiuti?
Oppure al contenzioso esistente sul porto, di cui abbiamo avviato, discutendo con la controparte, vincente in alcuni giudizi, un percorso transattivo?
O ancora la partita dei beni demaniali, di cui abbiamo ottenuto la preassegnazione di alcuni e stiamo conducendo un pressing per ottenerne altri da valorizzare, secondo un principio di giusta restituzione alla nostra Comunità, vessata dalle espropriazioni “motu proprio” del passato?
Sul futuro del porto di Rio Marina, invece dei grandi progetti che cadono poi sui mancati finanziamenti, potrei citare la trattativa che stiamo conducendo per un adeguamento funzionale dell’intero water-front, che comprende l’area portuale fino al pontile di Vigneria e il recupero dei Voltoni e dei soprastanti Spiazzi per i quali verrà lanciato presto un concorso d’idee.
Capisco che spesso sono cose che non si vedono e non si toccano e anche di lungo periodo, ma non sono certamente meno importanti della cura dei luoghi e dell’accoglienza,- che non è sicuramente mancata-, perché impegnano il nostro futuro.
Leggo di critiche sterili sullo striscione calato dalla Torre degli Appiani, che non è pubblicitario se non per il fatto che promuove la Torre stessa, visitata nel mese di agosto da ben 1000 persone e per la quale abbiamo altri progetti di mostra archeologica permanente: forse era meglio quando era chiusa e l’ingresso e lo slargo contenente la segnaletica usati come posti macchina che ogni tanto ne “arrotavano” i muri perimetrali senza che nessuno se ne scandalizzasse?
Non credo che tutto il problema stia nel suo fissaggio, magari improprio, dal momento che analoghe operazioni avvengono su molti monumenti italiani (per chi volesse farsene un’idea cfr. https://www.google.it/search?q=striscioni+pubblicitari+sui+monumenti+italiani).
Dispiace, infine, che l’on. Bosi si sia associato alle critiche e ai lamenti di disordine e carenza nella cura degli aspetti estetici, sui quali potrei fare un lungo confronto, dal momento che ha contribuito alla ristrutturazione della Torre degli Appiani, immagino, anche per renderla fruibile ad una cittadinanza che non la conosceva e che non l’aveva mai potuta visitare.
Non entro, infine, nel dibattito introdotto dalla minoranza sulle aree minerarie, perché ampiamente ripreso dalla mia maggioranza.
Grazie dell’ospitalità.
Renzo Galli
Sindaco di Rio Marina