«Era lo scorso 19 aprile quando la direttrice generale dell’Asl6 dichiarò al Tirreno che al pronto soccorso erano partiti i corsi di formazione per istruire medici e internisti a fare le ecografie, e che entro il 10 maggio sarebbe stata collaudata l’elisuperficie. Questi due impegni sono stati mantenuti anche se le ecografie vengono fatte solo in regime d’urgenza e l’elisuperficie, seppure collaudata, non ha ancora attenuta l’autorizzazione all’atterraggio. La direttrice Calamai, tuttavia, aveva affermato che entro la fine di maggio sarebbero stati terminati i lavori per l’ospedale di comunità e l’hospice, e entro il mese di giugno avremmo avuto un organico medico tornato alla normalità. Siamo alla vigilia di luglio e dobbiamo constatare che i lavori ospedalieri non sono terminati, così come non c'è traccia del primario di medicina, né ci sono i due nuovi ortopedici nell'area chirurgica. Mentre l’oncologo è stato nominato, ma si tratta di una dottoressa in maternità che pare non abbia ancora preso servizio. Questo per quanto riguarda gli aspetti ospedalieri. Per la presenza sanitaria sul territorio, invece, la situazione è ancora più difficile e, come ha asserito Massimo Scelza, le prospettive di miglioramento sono ancora minori, in particolare per anziani, portatori di handicap, infanzia e adolescenza, nonché tutto l’arcipelago della salute mentale. A questo punto non mi resta che associarmi alla richiesta di Michele Rampini: il presidente Rossi e il nuovo assessore regionale alla salute vengano al più presto all’Elba per ascoltarci e agire di conseguenza, e se qualche poltrona deve essere cambiata lo si faccia subito e senza indugio. Insomma, chiediamo solo risultati immediati e senza ulteriori rinvii».
Lorenzo Marchetti