-Caro Alessi,
parli di “lezioncina” e di “lamentevole tiritera” che avrei rappresentato sul tema Comune unico, ma duole sottolineare una volta di più che a parte i proclami, le aspettative e la prossima chiamata alle urne alla quale inciti, dal Comitato referendario e dagli amministratori che queste istanze stanno sposando con tanto vuoto trasporto manca proprio quell’apporto democratico di idee, riflessioni e progettualità dicui ti fai non convinto latore.
Vedi caro Danilo, qui non stiamo semplicemente parlando di ridisegnare la cartografia amministrativa di un’isola e delle sue municipalità, stiamo parlando della vita dei cittadini, dei servizi a loro dedicati, dei costi che potrebbero cadere loro in capo in questo periodo di gravi difficoltà e incertezze economiche.
Non spetta al sottoscritto diradare le ombre del salto nel buio o dello spauracchio dell’ignoto che mi attribuisci con solerzia, ahimè spetta proprio a voi sgombrare il campo dai naturali dubbi che si affollano attorno a un progetto politico che di fattivo e amministrativo ha ben poco restando ancorato ormaida mesi nella più totale indeterminatezza.
Iniziate ora e non tra alcuni mesi a rispondere ai nostri dubbi, avanzate contenuti, risposte, esaustive e non contraddittorie. Dimostratevi davvero vicini ai cittadini e ai loro bisogni. Di discorsi vuoti, propagandistici ed elettorali ne sono pieni gli annali. Parlano gli stessi amministratori che da oltre 40 anni si sciacquano la bocca con l’inflazionato slogan del Comune unico. Quegli stessi soggetti che hanno ricoperto incarichi politici e amministrativi di rilievo, per di più in enti che avevano l’ambizione di trasformarsi in qualcosa di più che assomigliasse a un prototipo di Comune unico.
Ebbene? Quegli stessi enti sono stati sciolti per non aver raggiunto quegli obiettivi più volte sventolati. Guardiamo invece ai fatti che rispondono al nome delle gestioni associate. Da gennaio ad oggi io e la mia collega Bulgaresi ne abbiamo prodotte due.
Cari signori l'Elba è quella che ci avete consegnato.
Il sottoscritto non è contro il cambiamento. E’ contro l’infondatezza e l’approssimazione di certa politica che spaccia per contenuti i proclami.
Per entrare nel merito confermo che in ogni consultazione elettorale la proposta su cui esprimere un voto deve essere preliminarmente conosciuta ed ogni singolo elettore deve sapere esattamente che cosa succede in funzione della volontà espressa.
La proposta che viene da voi presentata non esiste nei suoi contenuti se non quella di sostituire a otto comuni uno soltanto. Un prodotto non definito è per la mia cultura “scellerato”