Cari Segnini dell'Elba
Voi continuate a chiederci con insistenza il Progetto di Comune Unico, ci accusate di aver turlupinato i 5776 cittadini che hanno firmato la proposta di legge d'iniziativa popolare, vi schierate ferocemente contro un'iniziativa di partecipazione popolare e vi non sentite, voi, in colpa a contrastare un referendum con il quale gli elettori elbani, e quindi anche i vostri elettori, potranno loro e solo loro decidere se continuare con voi, ringhiosi mastini a tutela del passato e della conservazione dei piccoli privilegi del vostro orticello, oppure cogliere l'occasione per mandarvi al mare , al nostro stupendo mare che in questi anni, con tutte le iniziative tentate, non siete stati capaci di valorizzare e dare un futuro ai nostri giovani ed una prospettiva alla nostra languente economia ormai monotematica.
Ma noi, il progetto lo stiamo elaborando e lo diffonderemo in occasione dell'apertura della campagna referendaria, che terremo questa volta senza chiedere i vodtri permessi negati ai tempi delle firme, ma sottoponendolo all'esame dei cittadini, stanchi di vedere irrisolti i grandi problemi comprensoriali che voi, Segnini dell'Elba, non siete mai riusciti, non dico a risolvere, ma neanche ad affrontare, dall'areoporto così vicino alle vostre poltrone, al sistema della raccolta e distruzione dei rifiuti, alla portualità, ai trasporti, all'ospedale così caro alle vostre esperienza e soprattutto allo sviluppo ed alla valorizzazione del turismo, specialmente ora che non c'è più l'APT.
E non fate passare per esempi virtuosi il servizio associato delle polizie municipali di due comuni , quando non si sa come faranno ad assolvere agli obblighi di legge gli altri comuni elbani sotto i 3000 abitanti, che entro l'anno dovranno associare almeno due servizi essenziali per una popolazione di almeno 5000 abitanti, e l'anno prossimo lo dovranno fare per tutti e sei i servizi essenziali. Continueremo ad essere la patria dei commissari, come già a Rio Marina per il Comune o a Porto Azzurro per il Porto, che la presettura sarà costretta a nominare per il mancato rispetto degli obblighi di Legge? Ed allora, cari Segnini dell'Elba, invece di mandare anatemi e scomuniche ai fautori del comune unico in maniera spesso anche irrispettosa dell'impegno sociale di chi ha raccolto le firme, studiate attentamente la situazione dei piccoli comuni anche in prospettiva del federalismo fiscale prossimo venturo e riflettete su cosa sarà dei servizi attualmente erogati che difficilmente potranno essere mantenuti senza gravosi aumenti di tasse e addizionali; datecelo voi il progetto per gli otto comuni elbani del prossimo futuro.
Noi lo confronteremo volentieri col nostro, in pubblici dibattiti, anche se siamo condapevoli che noi presenteremo un'ipotesi di Comune Unico che ovviamente sarà solo un'ipotesi di lavoro, una traccia di cosa potrebbe succedere con una gestione amministrativa unitaria di un'isola riunendo le burocrazie di otto enti in un unico comune, con un unico consiglio, un unico Sindaco, un'unica giunta, con un occhio da una parte ai risparmi gestionali, all'efficientizzazione dei servizi e dall'altra anche ai cospicui contributi derivanti dalle normative statali e regionali per le fusioni dei comuni ed ai finanziamenti europei e dagli investimenti dei privati. Anche se ovviamente sarà solo un contributo, il nostro, perché le scelte saranno poi opera del nuovo ente eletto democraticamente dai cittadini sulla base dei programmi elettorali che si svilupperanno, al momento del voto per il nuovo comune Isola d'Elba. Per ora i cittadini, anche i vostri, saranno solo chiamati a votare si o no al comune unico; poi in caso di esito positivo, ci sarà tempo e modo per discutere anche della legge istitutiva del Comune Unico. Allora un modesto consiglio: attrezzatevi!
Il Comitato Comune Unico Isola d'Elba