Finalmente un po’ di chiarezza sulla partita “Comune Unico”. A farla, durante l’audizione del comitato del no e dei sindaci elbani, a Firenze, il 28 giugno u.s , è stato il Presidente della prima commissioni Affari Istituzionali della Regione Toscana Manneschi: “se il referendum sul comune unico potrà avere luogo, i risultati verranno valutati Comune per Comune. Nessuno può pensare di annettere forzosamente un comune contro la volontà della popolazione ”. E’ questa, secondo la prima commissione , la condizione imprescindibile di un percorso che intende modificare, sostanzialmente, l’assetto amministrativo di un territorio. Inoltre, i rappresentanti della prima commissione hanno tenuto a sottolineare che la normativa regionale sulla materia, effettivamente, è ancora nuova e, soprattutto, poco utilizzata; la prima ed unica esperienza pratica è stata quella del Casentino, quindi, è una normativa sicuramente suscettibile di integrazioni. Due sottolineature , queste, che, dai facili entusiasmi del comitato a favore del Comune Unico, paiono voler riportare tutti con i piedi per terra e richiamano alla mente l’eco delle parole del Professor Balducci che ha raccomandato prudenza per non rischiare di gettare l’Elba dentro un incubo lungo vent’anni.