Come volevasi dimostrare, è passata un'altra settimana e la piscina è ancora in alto mare! A questo punto le considerazioni da fare sono diverse.
La prima è questa. Il 16 ottobre abbiamo presentato, come Gruppo “CAMBIARE IN COMUNE”, una richiesta ufficiale di informazioni (nr. Prot. 28461) relative al ritardo nella riapertura della piscina comunale e a distanza di dieci giorni non abbiamo ricevuto alcuna risposta!
Le uniche notizie, rese alla stampa dall'Assessore Bertucci, (come se un articolo sul giornale possa soddisfare un procedimento amministrativo e non è certo così!) ci informano che “i lavori sono iniziati come da programma una volta approvato il bilancio di previsione perchè prima non era possibile farli perchè mancava la necessaria copertura economica”.
Ma è bastato leggere le varie determine dell'Area IV per capire che le cose non stanno affatto così. Si deve infatti sapere che la spesa per l'esecuzione dei lavori di manutenzione straordinaria della piscina comunale è stata approvata con la determina nr. 36 del 18 febbraio 2014, quindi, ben 8 mesi fa!
Si deve anche sapere che con la determina nr. 105 del 2 settembre 2014, e quindi all'inizio del mese di settembre, la società beneficiaria dell'“appalto” è stata sostituita perchè “non risultava più disponibile ad eseguire tali lavori nei tempi previsti dall'Amministrazione comunale”.
E noi ci domandiamo: cosa significa giuridicamente “non risultava più disponibile”? Ci sarà stato un contratto che disciplinava questo rapporto? Qual'è la penale prevista dal contratto per il mancato rispetto dei tempi concordati e, quindi, questa penale è stata effettivamente applicata?
Come cittadini siamo stanchi di essere presi in giro da formule di rito pressocchè surreali! Forse ancora non ci si è accorti che è finito il tempo dei governi dove tutto sembrava permesso e nessuno capiva, leggeva ed eccepiva!
Ma non è finita qui. Come abbiamo detto, il 2 settembre i lavori di manutenzione sono stati affidati a una nuova impresa, ma giunti a metà ottobre è iniziata a circolare la notizia che abbiamo già commentato giorni fa.
In risposta al nostro intervento, sulla stampa del 17 ottobre abbiamo letto che: “la ditta che è andata ad effettuare i lavori si è trovata di fronte a problemi strutturali nel locale dove si trovano i filtri e ha chiesto una settimana in più per portare a termine i lavori necessari”.
Quindi ci domandiamo: visto che questa ditta è stata incaricata il 2 settembre, cosa è stato fatto dal 2 settembre al 17 ottobre? Com' è possibile che si sia accorta solo dopo un mese e mezzo che stava crollando il solaio? Non avranno forse iniziato i lavori proprio in prossimità della data prevista per la riapertura della piscina e il Comune, come se nulla fosse, ha tacitamente acconsentito a questa tempistica?
I giorni sono passati, i cittadini stanno ancora aspettando, la nostra attenzione è rimasta alta fino a leggere nell'Albo pretorio la determina nr. 153 del 21 ottobre 2014, emessa per autorizzare nuovi lavori emersi dal sopralluogo descritto nel “Verbale di somma urgenza” nr. prot. 28590 del 16/10/2014.
Nr. prot. 28590 del 16/10/2014? Leggo bene?!!!! Cioè, la richiesta con cui noi abbiamo chiesto spiegazioni sul ritardo nella riapertura della piscina è datata 16/10/2014 ed è stata protocollata al nr. 28461 e il “Verbale di somma urgenza” relativo al sopralluogo sulle condizioni della piscina è datato 16/10/2014 ed è stato protocollato al nr. 28590! Insomma poche ore dopo il nostro intervento....?
Quindi cosa dobbiamo pensare? Che davvero bisogna stare con il fiato sul collo perché sia fatto ciò che dovrebbe regolarmente essere fatto?!!!!
Sono allibita e profondamente sconcertata. Non si penserà davvero che i cittadini possano essere liquidati con un articolo di giornale nel quale si raccontano storie fantasiose in merito a bilancio, tempi e impegni vari, mentre dall'esame puntuale degli atti emerge tutt'altro?!!
Come avrete capito, il problema qui non è solo la messa in sicurezza dell'impianto, che ovviamente viene prima di tutto e per la quale la nostra attenzione è sempre massima (vedasi la mozione sulla sicurezza stradale e la recente mozione sul Parco giochi delle Ghiaie), ma il problema vero qui è un altro.
Le cose non vengono fatte come devono essere fatte, le cose non vengono fatte quando devono essere fatte...e chi ci va a rimettere sono sempre e soltanto i cittadini!
Alessia Del Torto
Consigliere comunale “CAMBIARE IN COMUNE”