La gestione rifiuti all'Elba fa un altro passetto avanti verso quell'impostazione industriale e di scala che, si spera, in un paio d'anni consenta di ridurre le attuali tariffe, sempre più strette al collo di imprese e famiglie dell' Isola.
Parallelamente all' entrata di ESA (Elbana Servizi Ambientali) in Reti Ambiente, la cui l' assemblea degli oltre 90 Comuni della Costa interessati è prevista l'8 novembre, in ambito elbano, com'è noto, i Comuni hanno costituito la Società partecipata IDEA, (Isola d' Elba Ambiente), con lo scopo di gestire gli impianti locali (Buraccio, Literno e Casaccia, nonché lo spazio di stoccaggio a Rio Marina) da affittare poi al soggetto d' ambito costa, gestore del ciclo rifiuti e pubblico al 55 %.
L' entrata del Comune di Campo, attualmente l' unico a non condividere l'IDEA, sembra scontata a breve, in virtù di quel riconoscimento di indennità ambientali previsto per i Comuni sede di impianti (discarica di Literno); il riconoscimento a Porto Azzurro di tali royalties per il Buraccio, ha per esempio sbloccato il consistente pagamento arretrato di Porto Azzurro ad Esa.
La conferenza dei Sindaci di lunedì mattina 27 ottobre, in Municipio a Portoferraio, ha quindi di fronte questo percorso a due piste da sincronizzare, sia sul piano operativo per avere l'indispensabile salto in avanti nella raccolta differenziata che sul piano organizzativo: salvo sorprese dell' ultimo minuto, la nuova società dovrebbe dare disco verde alla nomina della testa amministrativa necessaria, quel Luca Donati liberato di recente dalle incombenze dell'area finanziaria del Comune di Portoferraio e collocato nello staff del Sindaco Ferrari.
Carlo Rizzoli