I finanziamenti regionali per il monitoraggio e per la messa in sicurezza della strada e dell'area del Piano ci sono tutti. Si tratta di 437mila euro, di cui 152 per attività di studio e monitoraggio del fenomeno di "sinkhole" e 285mila per la realizzazione del bypass sulla Sp 26. Quello che invece manca ancora è il Piano di protezione civile che i sindaci di Rio Marina e Rio nell'Elba devono trasmettere alla Regione Toscana e alla Provincia di Livorno, come previsto dalle delibere regionali di assegnazione dei fondi.
Stupiscono pertanto le dichiarazioni dei due amministratori elbani, ai quali è ben noto come stanno le cose e come la Regione abbia agito tempestivamente di fronte all'evento calamitoso del 13 gennaio 2013 sulla provinciale 26, che causò il collasso di entrambe le carreggiate nella località Il Piano, al limite fra i comuni di Rio Marina e Rio nell'Elba.
L'amministrazione regionale intervenne dopo pochi mesi, finanziando con 97mila euro uno studio del Dipartimento di Scienze della Terra dell'Università di Firenze. Lo studio, già in corso da un anno, prevede il monitoraggio costante dell'evento a mezzo radar e proprio grazie ad esso è stato possibile individuare tempestivamente nuovi cedimenti.
Già l'assegnazione di quel primo contributo era vincolata alla predisposizione di un piano di protezione civile che individuasse le azioni da attivare in caso di allerta sinkhole, il collasso più o meno improvviso del terreno a causa di voragini. La presentazione del piano a Regione e Provincia è stata riconfermata anche in una nuova delibera del marzo scorso che ha stanziato ulteriori 55mila euro per proseguire, per un altro anno, l'attività di monitoraggio ed allertamento.
E sempre nel marzo scorso la Regione ha stanziato 285mila euro destinati alla Provincia di Livorno perché realizzi un bypass provvisorio che permetta di mantenere la viabilità in sicurezza in alternativa alla strada colpita: intervento che è al momento in corso.