Ma lo sa il giornalista che il PIT peasaggistico non interessa il solo centro storico di Portoferraio, per importante che questo sia, ma l'INTERO territorio elbano in quanto soggetto a vincolo paesaggistico? Lo sa che il PIT potrebbe impedire alla signora Maria di mettere due tavole fotovoltaiche sul tetto di una villetta a Magazzini o il rifacimento di un balcone a Casa del Duca? Altro che costruire ex novo, il piano paesaggistico (come sta già facendo la Sovrintendenza di Pisa) potrebbe impedire qualunque attività edilizia che non piaccia in alto loco, compreso il rifacimento di un tetto con i prescritti 15 di isolante... Bene fa il Comune e muoversi adesso con l'aiuto di un legale, prima che il piano diventi vigente a tutti gli effetti: dopo uno si sentirebbe dire "dovevate dirlo prima"
01/11/2014 - 20:15
eh eh il mio commento critico NOON è stato pubblicato ... Ma me l'aspettavo. guai a dissentire dalla linea politica di riferimento
03/11/2014 - 11:05
Filippo
Gentile Signor Filippo
Intanto le assicuro che non c'era alcun atteggiamento censorio nei confronti delle manifestazioni del suo "pensare" urbanistico... non so se questo la deluderà visto che si aspettava di essere volutamente ignorato per il timore che la potenza del suo confutare sparpagliasse le nostre già confuse idee.
Magari si era fatto pure un film di una consultazione in redazione, al termine della quale si era deciso, con codardia di soffocare le sue illumninanti esternazioni: "Ragazzi ... Filippo ci ha schiantato ... cancelliamo!"
Spiacenti, molto più banalmente - insieme a parecchi altri - il suo commento non era stato ancora esaminato, e inserito, visto che avevamo anche qualche altra cosuccia da fare.
Nel merito: lei è padronissimo di plaudire ad un ricorso al TAR avverso un atto che ancora deve essere definito, che ancora non è vigente, noi di giudicarla una (costosa) ed avventata sciocchezza. E non crediamo - sia detto tanto a Filippo quanto all'assessore Marini che scrive sopra (e che afferma di ternerci al giudizio di Legambiente) che le valutazioni della maggiore associazione ambientalista elbana siano molto distanti dalle nostre. "E se te lo dico io ci poi anche crede' ..." come disse una nota signora ferajese, dopo aver dato di becco al consorte.
Ugualmente lei è padronissimo di descrivere il P.I.T. come una sorta di catastrofe sociale e noi di osservare che il piano paesaggistico, più che introdurre nuovi vincoli, poco altro fa, più che proporre una "consultazione integrata" di quelli (sacrosanti) esistenti e che l'isola (giustamente) la coprono già per intero o quasi.
Non sparga inutili allarmi, per le sorti della signora Maria e del suo balconcino coi sette nanetti non cambia niente, P.I.T. o non P.I.T., anche perché mentre lei si faceva rapire dalla verbosità mariniana, la Regione Toscana cinica e bara ha approvato la sua nuova Legge Urbanistica. Chi invece vagheggiava che in futuro, dopo pronubi varianti e variantine, si potesse fare qualche bella nuova massiccia cementificazione, ecco, lui sì che ha di che inquietarsi.
E a proposito di spargere non sparga neanche confusione tra normativa e comportamento dei soggetti che la applicano più o meno puntigliosamente, e che si avvalgono della loro discrezionalità nel farlo. La Soprintendenza per esempio ha ricevuto in tempi diversi critiche piuttosto corpose da queste pagine, sia per la sua inflessibilità verso i minimi interventi, sia per il suo permessivismo in altre vicende di maggiore importanza e impatto (Gattaia, demolizione Capannone ex-Acit, cancellazione affreschi di Francesetti) o per veti assurdi quali quello verso la realizzazione del canile comprensoriale a San Martino (magari lo si fosse fatto, lo avremmo da 10 anni).
Ultima poiché di filippi (veri e presunti tali) è pieno il mondo, e all'Elba qualcuno ha fatto pure un ecomostro, è norma di buona educazione, specie se si formulano critiche, rendersi riconoscibili (almeno alla redazione) con il proprio vero nome e cognome.
grazie
sergio rossi