Niente di inaspettato in Biscotteria, la annunciata defenestrazione della Presidente del Consiglio Comunale si è compiuta.
Per Ferrari e per la sua maggioranza (senza alcun distinguo) la Presidente non è stata "super partes", ed ha anzi approfittatato strumentalmente e con fare quasi pedante del proprio ruolo presidenziale per meglio portare avanti, in qualità di consigliere dell'opposizione, un ostruzionismo definito diretto costante e quotidiano verso l'attività di governo.
Insomma per dirla con il Cavaliere, Alessia del Torto "ha remato contro" e per questo a pochi mesi dalla sua nomina (proposta dallo stesso sfiduciante sindaco) è stata, con neanche tanta eleganza, messa alla porta.
Scontato l'esito della votazione: 12 voti contro i 5 dei consiglieri di entrambi i gruppi di minoranza ribadite anche le argomentazioni dei dissenzienti.
Alessia Del Torto, i cui supporter affollavano inusualmente la sala, ha difeso il proprio operato dicendo di avere solo cercanto di rappresentare al meglio le istanze dei cittadini, e notando che probabilmente Ferrari e i suoi speravano di avere a che fare con un Presidente disposto solo ad acconsentire, tacere e firmare.
Cosetta Pellegrini ha definito grave e bassa l'azione della maggioranza, che nell'occasione ha pienamente fatto comprendere quanto strumentale fosse stata la nomina del Presidente Del Torto, evidentemente tesa solo ad annettersi un membro delle minoranze.
Il nuovo Presidente sarà, a termini di Statuto, nominato nella prossima seduta.
Impensabile che sia uno degli altri quattro consiglieri dell'opposizione, nessuno dei quali, dopo quanto accaduto oggi, potrebbe accettare un'eventuale investitura, il nome che già circola è quello dell'attuale VicePresidente del Consiglio Comunale Luciano Rossi.
E di quanto potrà essere super-partes Rossi, come Presidente, si è già avuto un anticipo, visto che da Vice del Presidente "terminato", neanche ha avuto la minima "finezza istituzionale" di astenersi personalmente dal concorrere alla sfiducia.
Finisce qui la cronaca di un "atto di forza" che se da una parte ha dimostrato la granitica compattezza della maggioranza, in realtà indebolisce politicamente chi lo ha compiuto.
Intanto è chiaro che le opposizioni ferajesi sono oggi meno distanti di quanto fossero all'indomani del voto ed è pacifico che il loro martellare si faccia più intenso.
In secondo luogo mostrarsi troppo "muscolari" e insofferenti rispetto alle critiche, se può far piacere alla pattuglia degli sfegatati "fan da blog", non crediamo migliori l'immagine della compagine di governo presso i moderati che rappresentano la grande parte dell'elettorato portoferraiese. Inoltre avvelenare il clima politico non fa mai il gioco di chi governa, e l'aria in Biscotteria si è fatta assai pesante.
Forse qualche "padre nobile" della destra, qualcuno che di politica ne mastica un po' di più, farebbe bene a suggerire agli amministratori portoferraiesi di abbassare i toni, di non cercare uno scontro al giorno, nell'interesse della stessa coalizione di governo, ma soprattutto dei cittadini.