Importanti decisioni assunte ieri dall’Amministrazione Comunale di Rio Marina.
Il Consiglio Comunale ha deliberato l’acquisizione a titolo non oneroso di una serie di fabbricati urbani che il Demanio dello Stato aveva preassegnato nei mesi scorsi.
La Comunità Riese rientra così in possesso di tutta una serie di immobili che le erano stati espropriati nel corso del tempo e asserviti all’attività mineraria.
Si tratta fra l’altro della palazzina della storica Direzione delle miniere e degli annessi uffici, attualmente utilizzati dal Parco Minerario, ma non solo, l’acquisizione riguarda anche il Centro Giovani adiacente al Centro polivalente e altri fabbricati minori.
Pezzo forte del trasferimento, che avverrà in base alle norme sul cosiddetto federalismo demaniale, è costituito da tutta la banchina dei Voltoni, con i caratteristici voltoni dove sono insediate diverse attività commerciali, il Centro Velico Elbano e il Circolo dei Vogatori.
Soprastante ai Voltoni verrà finalmente acquisita anche la Passeggiata degli Spiazzi, oggetto per anni di un contenzioso fra Demanio e Comune sull’effettiva titolarità, che ora viene risolto anche con l’acquisizione dei fabbricati soprastanti ex Circolo Fintecna e Bar Jolly.
Nelle intenzioni dell’Amministrazione c’è la cessione degli immobili minori, la cui valorizzazione economica è una delle condizioni poste dalla legge, l’utilizzo istituzionale per altri e un’ importante operazione di riqualificazione funzionale di tutta la parte a mare.
Si procederà infatti alla cessione dei singoli Voltoni, il cui ricavato sarà totalmente reimpiegato nella sistemazione del lastrico solare, costituito dalla Passeggiata degli Spiazzi che, con l’occasione, verrà riconfigurata e riqualificata.
L’operazione è già stata presentata nei giorni scorsi agli affittuari/concessionari del Demanio, che hanno incoraggiato l’Amministrazione ad andare avanti nell’acquisizione e successiva cessione, rispetto ad altre possibili alternative.
Si tratterrà ora di fare le opportune valutazioni degli immobili e del quantum necessario per riqualificare la passeggiata, che condurrebbe ovviamente al risanamento dei locali sottostanti, oggi oggetto d’infiltrazioni per la scarsa coibentazione della parte superiore.
A questo proposito, è nelle intenzioni dell’Amministrazione indire nei prossimi mesi un concorso d’idee per la riqualificazione e ridisegno della passeggiata mediante una selezione pubblica riservata ad architetti e creativi che, con un budget assegnato, immagineranno ipotesi di sistemazione.
L’Amministrazione è fortemente impegnata su questo progetto, che ha sempre considerato un punto qualificante del proprio programma e un obiettivo essenziale di rivalutazione di un’area che rappresenta il biglietto da visita del paese.
Il Consiglio ha rinviato invece l’acquisizione delle aree minerarie, pure richieste, al completamento delle risposte che debbono ancora pervenire dall’Agenzia del Demanio sugli importantissimi compendi di Vigneria-Villaggio Paese, Topinetti, Cala Seregola e Le Fornacelle e questo per avere la possibilità di fare una valutazione complessiva di convenienza rispetto alle preassegnazioni già riconosciute di Monte Fico, Piedamone e Valle del Giove.
Altra importante decisione presa del Consiglio Comunale di fine anno è la gestione associata con Porto Azzurro e con Marciana di due funzioni, quella in materia statistica e quella, molto importante per una corretta rilevazione della proprietà fondiaria anche ai fini fiscali, del Catasto.
Con il Comune di Porto Azzurro continueranno inoltre i contatti per pervenire ad una gestione comune dei rimanenti servizi in modo da adempiere alle prescrizioni di legge.
Nell’occasione, il Sindaco di Rio Marina, rispondendo ad un’osservazione della minoranza in merito allo sforamento dei tempi, ha ribadito l’effetto distorsivo della legge che obbliga i comuni più piccoli a richiedere l’associazione e quelli più grandi, magari di poche centinaia di abitanti, di concederla secondo convenienza.
L’obiettivo dell’Amministrazione non è certo quello di eludere la legge, ma di arrivare a quanto essa prescrive, in alcune ipotesi necessario, come nel caso della nuova pianificazione urbanistica intercomunale, prevista dalla recente legge regionale 65/2014, in condizioni di piena autonomia decisionale e senza forzature che andrebbero a ledere un principio di uguaglianza e di pari dignità; senza volerne considerare i vantaggi economici e per l’erogazione dei servizi ai cittadini, assolutamente non scontati.