Tanto rumore, ed un po' di teatrino finale, per nulla o quasi nella vicenda della Gestione Associata della Promozione Turistica dei comuni elbani.
Quasi tutti i comuni isolani (assente Marciana per precedenti impegni di Bulgaresi) presenziavano alla riunione capoliverese del 30 Dicembre.
All'introduzione di Barbetti condita dalle ormai usuali stoccate al Tirreno ed all'ex-Sindaco portoferraiese Peria (probabile futuro competitore nella campagna per le regionali, al quale si faceva carico di un semi-fiasco napoleonico) e che era stata preceduta dalla consegna di materiale documentativo degli impegni e delle spese sostenute dalle gestione "made in Capoliveri", erano seguiti gli interventi degli altri comuni, nella sostanza tutti orientati a tenere le bocce ferme e confermare la settoriale primazia di Capoliveri almeno fino al 2015, cioè per un tempo necessario a valutare le ricadute delle attività promozionali in parte svolte, in parte solo annunciate.
Ma a questo punto Barbetti ha messo sul piatto un "rilancio" che già aveva annunciato negli scorsi giorni: Capoliveri era pronta a stare per suo conto purché gli fosse stata attribuita una quota della tassa di sbarco (che ammonta a 500.000 euro e che il sindaco capoliverese proponeva di calcolare per ciascun comune, suo compreso, ripartendone il 70% sulla base dei flussi turistici ed il 30% sull'entità della popolazione).
La proposta "scissionista" veniva contestata come provocatoria dai primi cittadini di Rio Marina, Porto Azzurro e Marciana Marina. Un timido accenno a "vedere" le carte di Barbetti, veniva solo da Portoferraio, il cui sindaco si dichiarava disponibile ad assumere il ruolo di capofila, in caso di rinuncia di Barbetti, bocciando al contempo la proposta del longonese Simoni favorevole ad una irrituale proroga quinquennale della gestione capoliverese.
La discussione sul punto si è comunque chiusa in gloria per Barbetti che non solo ha ricevuto da tutti gli altri il via libera per la continuità, ma si è potuto anche permettere di astenersi, motivando il suo "tentennare" dall'essersi stufato di essere "posto sulla graticola".
Poi come in un pokerino tra amici (dove raramente ci si fa del male), al successivo giro di carte tutti insieme appassionatamente si è deciso l'aumento della Tassa di Sbarco da 1 a 1.50 euro.
Cinquanta centesimi di unanimità.