Gentile Sig. Onorato,
le scrivo per rappresentarle una questione molto semplice ma, allo stesso tempo, decisamente importante per noi elbani che ogni giorno, per un motivo o per un altro, siamo costretti a viaggiare in ogni situazione e ad ogni condizione.
Il problema di cui ho sentito il dovere di farmi portavoce come consigliere comunale di Portoferraio è legato all’utilizzo, in particolare, di una nave della sua flotta che in questi ultimi giorni è oggetto di segnalazioni quotidiane di ritardi e critiche concrete. Il mezzo di cui parlo è la nave “BASTIA” di cui lei, sicuramente più di ogni altro, conosce i limiti strutturali e l’effettiva funzionalità che non ci pare soddisfino le condizioni minime necessarie sia in termini di tempi di percorrenza sia in termini di normale accessibilità ai saloni e agli spazi comuni.
Non può infatti non sapere che il BASTIA che parte da Portoferraio alle 6.30 del mattino e riparte (o dovrebbe ripartire) da Piombino alle 8.00 porta, quasi regolarmente, un ritardo significativo, inaccettabile sia per chi si deve recare in Continente per motivi di lavoro sia per chi ci deve andare per motivi di cura e assistenza. In questi giorni è successo infatti più volte che la nave partita alle 6.30 da Portoferraio sia arrivata a Piombino ampiamente dopo l’ora prevista, talvolta impiegando quasi due ore; identici ritardi sono stati segnalati proprio sulla tratta opposta Piombino-Elba con gravi conseguenze e disagi per chi vi era sopra.
La nave delle 6.30 è infatti quella abitualmente utilizzata dai lavoratori pendolari che hanno l’esigenza di arrivare - in orario - sulla terra ferma per giungere a destinazione nei tempi dovuti, ma la nave delle 6.30 è anche quella utilizzata abitualmente dai malati oncologi che si recano all’Ospedale di Livorno per effettuare le sedute di radioterapia. Al disagio dei ritardi si associa quindi anche un altro problema non indifferente che è quello della difficoltà di accedere ai saloni per chi non è completamente agile o abile (basti pensare agli anziani e ai malati) sia a causa dell’elevata pendenza della scala interna che porta dal garage al salone sia a causa dell’elevata altezza delle “soglie” da scavalcare per accedere alla scala e poi, una volta arrivati al piano, per accedere al salone.
La situazione descritta è chiaramente grave per tutte le tipologie di viaggiatori, dai lavoratori in viaggio sia dall’Elba che da Piombino che arrivano in ritardo nei luoghi di lavoro, ai malati e, a tutti i cittadini - in generale - che viaggiono su una nave particolarmente scomoda e soggetta a “ballare” anche soltanto in condizioni di mare leggermente mosso.
Sono sicura, Sig. Onorato, che Lei conosce perfettamente tutto quello che Le ho descritto e voglio sperare che con questa lettera aperta, tanto spontanea quanto reale, Lei decida di valutare seriamente tutte le difficoltà rappresentate giungendo alla scelta migliore nell’interesse di tutti i suoi utenti elbani e non.
Con questa lettera Le chiedo, quindi, anzi Le chiediamo, di sostituire, nella fascia mattutina di maggiore affluenza, la nave BASTIA con una nave che riesca a garantire puntualità e stabilità anche nella stagione invernale durante la quale il mare non è sempre esattamente calmo.
Certa che questa mia lettera aperta non la lasci indifferente, mi auguro di ricevere quanto prima una Sua risposta con la quale comunica a noi tutti di aver fatto la SCELTA PIU’ GIUSTA POSSIBILE.
Ringraziandola per l’attenzione, Le porgo i miei distinti saluti.
ALESSIA DEL TORTO
CONSIGLIERE COMUNALE “CAMBIARE IN COMUNE”
COMUNE DI PORTOFERRAIO