Riunione ieri, 10 febbraio, a Livorno presso la sede della prefettura. Tema dell’incontro le prospettive occupazionali dei lavoratori della Provincia di Livorno. Gli uffici che hanno il centro direzionale a livello statale quali scuole, Motorizzazione Civile, agenzia del Demanio e delle Entrate hanno rappresentato che non ci può essere interfaccia diretta fra le sedi locali e la Provincia mentre gli altri enti, come i comuni, possono essere coinvolti come primi attori. Dell’Elba erano presenti i comuni di Portoferraio, Campo nell’Elba e Rio Marina. La posizione di Portoferraio è stata quella che, in un regime di equilibrio di bilancio e di risorse, se non c’è una copertura non si può pensare di prevedere dei trasferimenti per tutti quei settori che non hanno più una pertinenza con il nuovo volto della provincia, a cui rimangono sostanzialmente lavori pubblici e viabilità. Diverso il discorso sul settore delle deleghe. La posizione del comune di Portoferraio, condivisa anche dagli altri due comuni, è invece di apertura e disponibilità per assorbire il personale forestale in quanto non comporta oneri aggiuntivi di bilancio. Si potrebbe avere la disponibilità di operai preparati, con lunga esperienza sia nella bonifica che nell’antincendio, che per una parte dell’anno verranno stipendiati dalla regione, per il resto sta al comune o ai comuni predisporre progetti. L’Elba- afferma il sindaco Ferrari- ha bisogni di ritornare ai tempi d’oro: con la chiusura della comunità montana il territorio è stato completamente abbandonato. Se vogliamo fare turismo (la gestione associata punterà parecchio sulla mountain bike ad esempio), oltre che proteggerla, l’Elba ha bisogno dare un’immagine quantomeno decorosa dei suoi sentieri. Alla prima occasione – conclude Ferrari - porterò all’attenzione degli altri sindaci elbani la questione sostenendo la bontà dell’iniziativa. Per finire non escludo anche il coinvolgimento dell’isola di Capraia che sarebbe destinata all’area nord, scollegata da qualsiasi contesto di gestione e cura del territorio e come l’Elba abbandonata a se stessa.
Mario Ferrari, sindaco di Portoferraio