In data 6 febbraio il nostro Gruppo presentava un’interpellanza relativa alla riorganizzazione del personale del Comune di Portoferraio, in cui si chiedevano, fra le altre cose, chiarimenti sulla individuazione dei Dirigenti delle Aree, dei Responsabili degli Uffici e Servizi, sul ruolo del Segretario Generale, unico Dirigente rimasto ad operare all’interno della struttura comunale, cui facevano riferimento tutte le Aree, e sui compensi percepiti dai Dirigenti, compreso il Segretario Comunale.
Nel corso del mese di febbraio, forse per rispondere ai quesiti posti, sono stati pubblicati all’Albo Pretorio, in modo confuso e senza alcun ordine cronologico, delibere e decreti di conferimento di incarichi per Responsabili di Servizi, e Coordinatori di Area.
Colpisce in maniera particolare il fatto che a questi ultimi siano state conferite mansioni assimilabili a quelle di una posizione organizzativa o di un dirigente, quando non risulta che il Comune di Portoferraio sia privo di Dirigenti. Non solo: i dipendenti vengono esposti in questo modo a rischi rilevanti, senza avere adeguata copertura assicurativa e svolgono di fatto mansioni superiori, che potrebbero essere contestate all’Ente, con evidenti profili di danno erariale.
La Delibera di Giunta che dà indirizzo di nominare i coordinatori di area, poi, è addirittura stata pubblicata successivamente ai decreti di nomina, quindi non era ancora esecutiva quando sono stati emessi i decreti di incarico. Si sono quindi invertiti i corretti procedimenti amministrativi e si è stravolto il giusto iter procedurale, con ciò rendendo palesemente illegittimo tutto quanto è stato deliberato o decretato.
Un dipendente ci risulta abbia fatto rilevare le diverse incongruenze dei provvedimenti e la dubbia legittimità degli stessi, in particolare con riferimento a quanto stabilisce il TUEL agli art. 107 e 109 relativamente alle funzioni e conferimento incarichi della dirigenza, oltre alla mancata corresponsione della retribuzione aggiuntiva che spetta a chi svolge compiti di Posizione Organizzativa e relativa copertura assicurativa per tutelare il dipendente che si assume responsabilità penali, civili e amministrative, oltre che contabili e patrimoniali.
Lo stesso dipendente ha chiesto, correttamente e nel rispetto della legge, la revoca del decreto che lo riguarda.
Incredibilmente, per tutta risposta, è stato pubblicato un nuovo decreto del Sindaco, il n° 4413, in cui, nel conferire l’incarico ad interim della Dirigenza dell’Area 2 ancora al Segretario Generale, si denuncia e quasi si mette alla berlina il Dipendente, con nome e cognome reso pubblico, per aver rifiutato la nomina e per essere in malattia, lasciando intendere che la malattia sia funzionale alla non accettazione della nomina e quindi del tutto strumentale.
Così agendo, si presume siano stati violati non solo gli artt. 107 e 109 del TUEL, spesso citati nei decreti del Sindaco, ma sono stati violate tutte le norme in materia di privacy e persino i regolamenti interni. L’attacco rivolto al dipendente, poi, appare di tale offensività, da restare letteralmente sbigottiti.
Tutto ciò premesso, si interroga il Sindaco per sapere:
1.Quali provvedimenti intenda assumere per ripristinare una situazione di palese illegittimità e tutelare l’Amministrazione da possibili richieste di risarcimento danni e/o corresponsione di retribuzioni aggiuntive, di cui non si esistono (perché non possono esistere) coperture in bilancio;
2. Come intenda rimediare al danno arrecato ingiustamente ad un pubblico dipendente, con comportamenti palesemente contrari alla legge;
3. Quando e come intenda far cessare la incredibile situazione del comune di Portoferraio, nella quale i dirigenti di ruolo sono comandati altrove o posti in incarichi di nessuna attinenza con il loro ruolo, il segretario generale svolge mansioni dirigenziali, condivise con personale di livello inferiore che non può assolutamente svolgerle; tutto il sistema dei controlli, soprattutto relativi all’anticorruzione, è inficiato dal fatto che il controllore controlla se stesso e le procedure di verifica, pertanto, sono solo teoriche e sulla carta, in chiara violazione di norme imperative di legge e delle buone regole di comportamento dettate dall’Autorità Anticorruzione (ANAC).
Si chiede che la presente interpellanza venga discussa nel prossimo Consiglio Comunale.
I Consiglieri Comunali
Cosetta Pellegrini
Andreoli Paolo
Antonella Giuzio
Alessandro Mazzei