Non possiamo che apprezzare l'operato del sindaco di Marciana che , a seguito di petizione della comunità di Procchio, operando in prima persona, è andato ad aprire al pubblico un accesso al mare chiuso da un privato .
L'operazione messa in atto è tesa a garantire un diritto sacrosanto di tutti , come quello di accesso al mare, troppo volte negato dai potenti di turno che,grazie alle loro disponibilità finanziarie, riservano quindi a se stessi in esclusiva le parti più ambite del territorio.
Con il suddetto episodio si va a contrastare per la prima volta in modo diretto un problema annoso che ha avuto in questi ultimi tempi la sua rilevanza anche a livello locale e si ha l'impressione che tenda ad aumentare.
Vorremmo nell'occasione sottolineare come non ci sia solo il fenomeno della chiusura degli stradelli che portano al mare che vengono chiusi, ma anche quello più ampio dei sentieri accampionati delle zone collinari che vengono inglobati nelle proprietà impedendo al pubblico l'accesso a molte zone panoramiche poste in quota.
Crediamo che l'episodio della Guardiola richieda una seria riflessione da parte di tutti i primi cittadini sulla questione sentieri .
Ci aspettiamo non solo atti di solidarietà dei colleghi , ma anche prese di posizione da parte degli altri sindaci.
Ci domandiamo per esempio cosa sta facendo il Sindaco Ciumei dopo l’occupazione della spiaggia del Bagno ?
Il problema della Guardiola è stato il primo , ma non sarà certo l'ultimo.
Vorremmo ricordare come il tema attuale del libero accesso al mare sta sensibilizzando le comunità che stanno prendendo coscienza dei loro diritti negati e tenderanno sempre più a richiedere ai sindaci che li rappresentano di prendere posizione decisa contro tali abusi.