Viviamo in un mondo strano. In un momento di crisi economica come quello che stiamo attraversando, pieno di problemi e difficoltà per tutti, in un periodo storico così particolare, che vede il progressivo distacco del cittadino dalla politica, e un crescente, preoccupante disamore per le istituzioni, le Amministrazioni Pubbliche tengono un comportamento incomprensibile: non si mettono dalla parte dei cittadini che amministrano e che devono tutelare, ma si schierano dalla parte del potente di turno; non sentono il dovere di ergersi a difensori dei deboli, di salvaguardare e aiutare chi lavora, di far rispettare la legalità, di garantire l’imparzialità, come recita l’articolo 97 della costituzione. Non cercano di riavvicinare il cittadino alle istituzioni con una limpida e corretta politica locale, ma sembra che facciano di tutto per convincerlo che la politica, a qualsiasi livello, è cosa sporca.
Per scendere nei dettagli, riteniamo inspiegabile il comportamento di alcune Amministrazioni Comunali. I cittadini e i villeggianti di Procchio e di Sant’Andrea si lamentano di non poter utilizzare le gru del porto di Marciana Marina se non in determinate ore e mai il sabato pomeriggio e la domenica. Invece di agevolare in ogni modo possibile il turista, principale fonte del suo benessere economico, l’Elba lo sta boicottando, per colpa, sembra, di una circolare della Capitaneria di Porto. Invitiamo perciò il Comune di Marciana ad attivare una “moral suasion” verso la stessa Capitaneria per trovare una soluzione a questi inconvenienti ed agevolare l’utenza. Questo dovrebbe essere il normale modo di agire di un Comune che vive di turismo; tanto più dovrebbe esserlo in un momento non esattamente di vacche grasse come quello attuale, in cui la nostra isola deve fronteggiare una concorrenza molto agguerrita e un allarmante calo di presenze.
Anche la comunicazione, da parte della stessa Capitaneria, sulla privatizzazione di una spiaggia nel litorale tra Procchio e Pomonte, appare strana e inopportuna, tanto da sembrare sollecitata.
Non era mai successo prima che una spiaggia, frequentata da sempre dalla gente del posto, ritenuta da sempre bene di tutti, venisse resa inaccessibile ed è francamente una novità che non ci piace, perché non va nella direzione dei comuni cittadini , ma di qualche vip che pensa di potersi procurare privilegi con la forza del denaro e del potere. Il bene pubblico va difeso e ci dispiace che di questi odiosi episodi ci dobbiamo interessare noi della minoranza e non siano invece i Sindaci a sentire il dovere di farlo spontaneamente, evitando così le varie manifestazioni di “spiaggia libera”, i sussurrati arrembaggi a panfili, le spiaggiate notturne in concomitanza con pranzi vip o le contestazioni di piazza durante le manifestazioni estive, con gli animi che si scaldano e le grida e le intemperanze che danneggiano l’ immagine dell’Elba isola di serenità. Oltre tutto, esasperare gli animi dei nostri concittadini, farli sentire egemonizzati da quella che potrebbe essere percepita come la discesa degli Unni, se non regolata con giustizia e umanità, è un errore anche da un punto di vista pratico e di convenienza, un errore che potremmo pagare amaramente: la nostra gente, fiera e orgogliosa com’è, sentendosi umiliata dai “novelli barbari”, potrebbe reagire con un’accoglienza più guardinga e diffidente, anziché con la consueta cortesia e spontaneità, doverose verso i graditi ospiti. Un errore da evitare assolutamente!
Nel prossimo consiglio comunale vorremmo che su questi importanti temi di pubblico interesse il Sindaco ci chiarisse la sua politica a livello comprensoriale, con particolare riguardo alle aree che pubbliche sono e pubbliche devono rimanere, tipo l’Ogliera. Vorremmo inoltre conoscere l’opinione del Sindaco sull’opportunità di approvare un piano spiagge.
Auspichiamo che le amministrazioni pubbliche abbandonino la loro insulsa neutralità e si impegnino concretamente per la tutela dei diritti e del bene di tutti.
Pasquale Berti Marciana col sorriso