Per il governatore uscente Enrico Rossi, la gestione sanitaria della popolazione si risolve così.
In sostanza, per il governatore uscente il cittadino elbano dovrà affidarsi come sempre alle pale di un elicottero e a condizioni meteo clementi in caso di emergenza sanitaria acuta; l’alternativa è che non stia poi così male e che si accontenti di uno degli otto posti letto presenti nell’ospedale di Portoferraio dedicati a “ospedale di comunità”, cioè gestito dai medici di famiglia.
Restano inascoltate le richieste elaborate nel Progetto Sanità insulare Isola d’Elba dalla Commissione Sanità incaricata dalla Conferenza dei Sindaci dell’Isola d’Elba il 27 gennaio 2015 che trovano voce invece nel nostro programma elettorale e che ricordiamo come necessità minima per assicurare ai cittadini elbani la sanità a misura di territorio e di persona; per questo chiediamo anche noi che l’ospedale di Portoferraio rientri nella classificazione di ospedale di base e in particolare:
nell’immediato la predisposizione di 124 posti letto a fronte dei 75 attuali, di cui 23 posti letto destinati alla riabilitazione e lungodegenza post- acuzie, in linea con la media nazionale prevista dal Patto di Salute (il M5S nel programma regionale rivendica comunque un riallineamento alla media europea di 4-5 posti letto ogni 1000 abitanti);
Inoltre, in aggiunta a quanto in essere:
Posti letto per osservazione breve in Pronto Soccorso
Letti per terapia sub-intensiva multidisciplinare
Cardiologia H/24
Percorsi oncologici secondo la programmazione regionale e terapia del dolore
Riabilitazione con letti codice 56 (riabilitazione in regime di degenza ospedaliera)
Elisoccorso comprensivo di trasporto emergenza neonatale
Ambulatori di ematologia, reumatologia, E.E.G
Questo è il minimo che si possa offrire ai residenti e ai visitatori della nostra perla dell’arcipelago, non trova, Presidente uscente?
Monica Pecori
Candidata Consigliera – Movimento 5 Stelle, circoscrizione Livorno