Forse non molti sanno, anche perché pochi erano i presenti, ma quando l’attuale governatore della Toscana ha fatto visita all’Elba il 28 maggio 2015 per la sua campagna elettorale, nella vuota sala De Lauger disse: “voi all’Elba avete anche troppo (parlando di sanità), e del resto avete belle spiagge, un buon clima, non avete l’inquinamento di Piombino, ed un prezzo per tutto questo si deve pagare”, continuò asserendo che “il pronto soccorso elbano è surdimensionato alla effettive necessità” e ricordò l’impegno economico e gli investimenti regionali per dare all’Elba “un nuovo e più potente elicottero”. Posso aver cambiato un aggettivo, ma i concetti espressi furono proprio questi. In precedenza il candidato al consiglio regionale Gianni Anselmi aveva detto chiaramente, e di questo occorre dargli merito perché la franchezza è merito di pochi, che “non è più possibile pensare a servizi unicamente dedicati ad un territorio, ma occorre ragionare in termini di condivisione delle risorse aziendali”.
Dalla sala deserta, o quasi, non si levò alcuna voce a contestare queste affermazioni, nemmeno da una prima fila che si era presentata agguerrita con striscioni e magliette di protesta, anzi, fu gentilmente consegnato a Rossi e ad Anselmi, il progetto firmato in conferenza dei sindaci, come se le dichiarazioni fatte non fossero già esplicite circa un parere sul documento stesso. Oltretutto quel documento era stato consegnato qualche mese prima a Marroni che si era preso l’impegno di darne una valutazione, cosa che si era ben guardato dal fare.
Dopo un mese da quel 28 maggio non è pervenuta alcuna comunicazione ufficiale a quel documento, e questo semplicemente perché se da una parte è troppo lontano dai programmi sanitari regionali ormai noti a tutti, dall’altra si scontra sia con norme legislative nazionali che ne impediscono in gran parte la realizzazione, sia con difficoltà realizzative pratiche insormontabili. Ci sono però pervenute considerazioni sul progetto, considerazioni finora tenute riservate nella speranza di vedere una valutazione positiva in ambito regionale, ma che oggi si rende indispensabile pubblicizzare per cercare sia di capire il progetto politico del sindaco Mario Ferrari e del suo delegato alla sanità Luciano Rossi, sia per cercare di recuperare una credibilità progettuale sanitaria capace di portare i servizi fondamentali all’Elba attraverso vie alternative. Questi giudizi pesantemente negativi e riportati in calce a questo comunicato, provengono dal Comitato Regionale Emergenza Sanitaria Toscana (CREST), comitato da anni impegnato nel mantenimento e recupero dei servizi nelle periferie, dai sindacati CGIL CISL UIL provinciali il cui scopo non è solo quello di mantenere adeguati servizi ma anche conservare i livelli occupazionali, da operatori sanitari che correttamente si esimono da dichiarazioni scritte ad eccezione di chi, impegnato politicamente, si sente libero di trascrivere il proprio pensiero.
I rappresentanti del (CREST), ed alcuni medici ai quali era stato inviato per un parere, ci hanno risposto con questi comunicati dei quali riportiamo alcuni stralci:
In risposta i Comitati Elbani Riuniti pro Sanità (C.E.R.) qualche saggia riflessione..
Leggo con particolare inquietudine il comunicato dei Comitati Elbani Riuniti pro Sanità (C.E.R.) che, avanzano proposte così assurde che di fatto chiuderebbero ogni possibilità di concertazione, essendo assolutamente irricevibili da qualunque organismo. In un loro particolare libro dei sogni richiedono, per la sanità elbana, in un momento di profonda crisi dove sono ridimensionati i servizi di molte città di medie e grandi dimensioni: Pronto Soccorso con Breve Osservazione; Medicina interna, Chirurgia generale, Cardiologia h/24, Anestesia e Rianimazione h/24; Ortopedia e Traumatologia, Ostetricia e Ginecologia, Neonatologia e Pediatria, il punto nascita almeno di I livello, S.T.E.N.(trasporto d’emergenza neonatale), Oncologia secondo la programmazione regionale, Terapia sub-intensiva multidisciplinare, Radiologia, Laboratorio, Immuno-trasfusionale, Centro di Emodialisi, funzione di Endoscopia digestiva h12, Riabilitazione con letti codice 56 secondo la programmazione aziendale. Servizio di Iperbarica. Ambulatori specialistici. Servizi adeguati sul territorio. Tale proposta è assolutamente impresentabile e se fosse davvero avanzata alla Regione dagli amministratori elbani, ne minerebbe fortemente la credibilità (esponendoli forse anche al pubblico ludibrio). …….
E’ fin troppo chiaro quindi che, se i CER vogliono fare riferimento al Decreto Balduzzi, lo debbano fare in maniera congrua ed intellettualmente onesta. Se la Regione seguisse le linee guida sugli ospedali in zone disagiate riportate dal Decreto Balduzzi, il nosocomio di Portoferraio ne uscirebbe molto ridimensionato. Credo che se si vuol fare una lodevole battaglia per il bene comune, come la tutela della Salute dei propri concittadini, sia necessario competenza, preparazione e soprattutto senso della realtà, evitando di farsi contagiare dal germe della demagogia e del populismo, che se coinvolgesse anche i nostri amministratori e i nostri Sindaci produrrebbe una politica inutile e dannosa per l’intera comunità.
Firmato CREST
Se questo non fosse sufficiente per chiarire la credibilità del progetto, alleghiamo una seconda valutazione, questa volta di un addetto ai lavori al quale lo abbiamo inviato proprio allo scopo di ottenere una parere tecnico medico di percorribilità.
il progetto che ….. è, come minimo, visionario, ed è partorito evidentemente da qualcuno che non ha assoluta conoscenza delle problematiche in questione e vive evidentemente in un altro pianeta. Il problema è che chiunque presenti un progetto siffatto, rischia davvero di perdere la credibilità e di farla perdere ai cittadini che rappresenta. …. L’estensore del documento esordisce con l’isola d’Elba come laboratorio di ricerca dell’Università di Pisa. E’ francamente difficile comprendere il significato di tale affermazione, anche se suona molto bene. A noi serve un ospedale efficiente che ci permetta di affrontare soprattutto le problematiche di urgenza ed emergenza, oltre che una buona medicina. …. Alcune proposte son addirittura ridicole. Penso alla proposta di una neonatologa all’Elba (sic!!!), laddove la neonatologia è branca iperspecialistica presente solo in pochissime realtà ospedaliere ed universitarie (penso al Gaslini, a Pisa ma anche al Meyer di Firenze).
…….Una proposta del genere, se presentata, sarebbe fortemente nociva sia per gli amministratori che la presentano che per i cittadini che essi rappresentano, perché ci farebbe perdere di totale credibilità. E forse gli amministratori regionali non aspettano che questo, per affossarci del tutto.
Scusate la mia franchezza, ma questo è ciò che penso.
Questi documenti, tenuti riservati nella speranza che le autorità regionali si rendessero disponibili ad un confronto sulla base di quanto programmato in conferenza dei sindaci, non possono più essere ignorati alla luce di quanto sta accadendo con un sempre più grave isolamento elbano dal contesto sanitario che la regione sta attuando senza alcuna possibilità di interferire e modulare l’azione sanitaria. La salute dei cittadini elbani da oggi è affidata solo ed esclusivamente, senza possibilità di mediazione, alla benevolenza e soprattutto alla coscienza di chi non vive su questa isola ma ha il compito di amministrarla.
Arch.tto Mario Ferrari Sindaco di Portoferraio
Dr. Luciano Rossi Consigliere delegato alla sanità