Comunicato dell'Ufficio di presidenza approvato con un voto contrario: "Le richieste contenute nel Progetto Elba sono il minimo indispensabile per garantire la continuità sanitaria e assistenziale ai cittadini, residenti e ospiti, che vivono su un'isola. L'isola è un territorio dove, nel corso dell'anno, il mare agitato non consente ai traghetti di viaggiare, o un temporale con forte vento, lampi e tuoni non permette all'elicottero di levarsi in volo. Quindi non è il "libro dei sogni" rivendicare: "Un Pronto soccorso con breve osservazione; medicina interna, chirurgia generale, cardiologia h/24, anestesia e rianimazione h/24; ortopedia e traumatologia, ostetricia e ginecologia, neonatologia e pediatria, il punto nascita almeno di 1° livello, trasporto d'emergenza neonatale, oncologia secondo la programmazione regionale, terapia sub-intensiva multidisciplinare, radiologia, laboratorio immuno-trasfusionale, centro di emodialisi, funzione di endoscopia digestiva h12, riabilitazione con letti codice 56 secondo la programmazione aziendale. Servizio di Iperbarica. Ambulatori specialistici. Servizi adeguati sul territorio".
Quanti come il C.R.E.S.T. criticano queste rivendicazioni dimostrano di essere degli sprovveduti montanari che non conoscono le difficoltà di vivere su un territorio insulare".
Comitato 2.6