SITUAZIONE CARCERE PORTO AZZURRO
Il Sindaco Luca Simoni e l’Amministrazione Comunale di Porto Azzurro seguono con attenzione i continui allarmi che vengono divulgati dai vari organi di informazione sullo stato delle difficoltà logistiche ed economiche e sull’emergenza del personale penitenziario fortemente sottodimensionato.
I rapporti con il Provveditore Regionale e la Direzione del Carcere hanno sempre consentito di affrontare e risolvere problemi di quotidianità qualificando entrambe le Amministrazioni.
Tuttavia alla presenza di disagi che esulano dalle nostre possibilità riteniamo opportuno sollecitare urgenti azioni ed impulsi finalizzati a riportare la Casa di Reclusione di Porto Azzurro a quella qualità di struttura penitenziaria esempio di organizzazione ed alta professionalità che era, è, e deve rimanere un onore per il nostro territorio.
GESTIONE ASSOCIATA DELLE FUNZIONI IN MATERIA DI TURISMO
Dalla chiusura della Agenzia per il Turismo dell’Arcipelago Toscano questa Amministrazione si è attivata ed ha partecipato a tutte una serie di tavoli propedeutici con l’obiettivo di disciplinare le modalità gestionali del servizio turistico fra tutti i Comuni dell’Elba.
Alla base di questa gestione associata era, in primis, l’apporto di personale, già presente all’isola d’Elba, ed economico della Provincia di Livorno, oltre ad Enti ed associazioni presenti nel territorio provinciale, fatto questo che aveva determinato gli impegni che ogni Amministrazione comunale avrebbe dovuto assumersi per il funzionamento della stessa.
Tuttavia la situazione creatasi imponeva alle Amministrazioni elbane di attivarsi per promuovere in prima persona e secondo obiettivi specifici del nostro territorio una attività di comune interesse finalizzata al turismo ed alle attività conseguenti.
“Un impegno – conferma Angelo Banfi Vice Sindaco del Comune di Porto Azzurro – che era stato assunto dal Consiglio Comunale con propria delibera nel dicembre 2011 e definitivamente sancito con la sottoscrizione formale del ex Sindaco dott. Papi in data 16.02.2012 dell’atto pubblico di convezione fra tutte le Amministrazioni Elbane che confermava l’obiettivo di gestire in proprio la promozione di un delicato e principale settore economico come il turismo“ “Un impegno – ribadisce Luca Simoni Sindaco del Comune di Porto Azzurro – che io confermo e rinnovo la volontà Mia e dell’Amministrazione Comunale di Porto Azzurro di continuare sulla strada della gestione associata che rende parteci tutti gli Enti rispettando comunque le condizioni e modalità gestionali originariamente prefissate da parte di tutti i soggetti coinvolti; colgo l’occasione inoltre per sollecitare un pronto avvio, alla luce della attuale stagione, di una campagna promozionale mirata alle esigenze e alle indicazioni di mercato che l’attuale situazione economica europea ci impongono.
COMUNE UNICO
Ferve l’Attività del Comitato del Comune Unico: non potrebbe essere diversamente.
A mio modesto avviso progetto, idee e contenuti della loro proposta sono ancora in altissimo mare e lo si evince dalle dichiarazioni spesso nebulose che il Dott. Orsini rilascia alla stampa o pubblica su vari siti internet.
Per quanto mi riguarda invece ci tengo a sottolineare che non esiste alcun samurai di nome Marini, ma piuttosto, un esercito di elbani che non aspettano altro che il giorno del Referendum per poter dire basta a questo assurdo tentativo di cancellare i nostri 8 comuni elbani, questo “esperimento” che chissà perché si deve e si vuole fare solo e proprio all’Isola d’Elba.
Marini, Bulgaresi, Ciumei, Segnini, Martorella e Papi sono tutti del Comitato del NO e pronti a rappresentare tutti i contrari alla nascita di quello che, allo stato attuale, può essere definito solo come un grande carrozzone.
E’ sotto gli occhi di tutti quanto sia necessario cambiare passo e convergere su questioni comuni all’intero territorio elbano; ma da qui a cancellare 8 Comuni e mettere in piedi una nuova struttura senza neanche avere “fatto le prove” sarebbe da pazzi.
Incertezza normativa e commissariamento sono una miscela esplosiva in grado di buttare a fondo il nostro territorio (a volte mi chiedo se è proprio quello che invece qualcuno vuole) portandolo ad una paralisi che noi non ci possiamo permettere.
Sul commissariamento soprattutto mi voglio soffermare: da che mondo è mondo là dove si va ad un nuovo assetto istituzionale fino alla elezione (democratica) di nuovi organi, rimangono insediati quelli (democraticamente) eletti.
Il commissariamento è solitamente pratica e “punizione” che si applica là dove c’è una conclamata incapacità o impossibilità di governo.
Mi chiedo, è questo che si merita l’Elba?
Qualcuno valuta le conseguenze?
La volontà del popolo elbano espressa con democratiche elezioni paese per paese può essere calpestata e cancellata così, con un colpo di spugna che spazza via secoli di storia e di tradizione a favore di un commissario nominato a tempo indeterminato?
E il Commissario deve essere obbligatoriamente un discendente degli Appiani? (scusa amico mio…)
Possiamo avere gli stessi identici risultati continuando a difendere le autonomie locali e l’interesse generale; quelle realtà locali che fungono da collegamento tra cittadino e istituzione.
Cosa vuol dire che all’Elba saranno possibili 8 municipi, forse 10 forse più?
E il risparmio allora dov’è se si crea un Comune con poltrone remunerate 10 volte tanto quelle attuali più tanti municipi con altrettanto personale?
Noi le idee le abbiamo ben chiare, forse qualcun altro meno.
Il Sindaco Luca Simoni