La situazione di degrado documentata da Elbareport e 'goduta' dalle migliaia di persone che hanno pagato un biglietto, viene da lontano, ed ha attraversato amministrazioni di ogni colore e diversi presidenti della società partecipata che le gestisce. Le uniche parti manutenute sono quelle dove si fece l'enoteca, compreso il cancello nuovo da via Scoscesa, cioé da terzi rispetto a Comune e Cosimo dé Medici. Per il resto, da anni, l'intervento si limita ad un paio di sfalci l'anno e alla gestione della biglietteria, fregandosene del resto, sicurezza compresa. Fino ad ora nessuna amministrazione (le partecipate sono sulla carta a tutti gli effetti uffici comunali) ha preso il toro per le corna, a cominciare dalla presa d'atto che i bilanci della partecipata non sono evidentemente in grado di investire nel recupero del degradato monumento.
Che fare? Visto che i forti Falcone e Inglese (oltre la Porta a Terra) sono stati recuperati con risorse europee, si potrebbe completare il recupero de sistema delle Fortezze chiedendo un supplemento del sostegno europeo, ascensore compreso; é stato fatto? Si ha intenzione di farlo? Poi c'é la gestione. In passato si disquisì di gare europee per la gestione redditizia degli spazi culturali. Ma forse, così come si fece con l'enoteca, é ragionando con la città su come farle vivere che é possibile trovare le energie, in parte volontarie, per poter invertire la tendenza al lento sfacelo dei bastioni medicei. L'ottimismo non é peró di questi tempi, viste le pezze di catrame e cemento che progressivamente sostituiscono il calcare rosa sul percorso napoleonico.
Fortebraccio 2.0