La polemica innescata dal Sindaco di Rio Marina nei confronti dell'Agenzia del Demanio, a seguito della decisione d'interrompere l'erogazione del finanziamento di 190mila euro l'anno per guardiania e manutenzione, necessita di alcune precisazioni.
In primo luogo occorre osservare che l'applicazione della Legge sul federalismo demaniale ha consentito al Comune di acquisire, gratuitamente, immobili importanti che già producono introiti o minori spese e che potranno essere venduti - come prevede il bilancio - ricavando alcuni milioni di euro che rischiano di essere vanificati nella manutenzione della aree minerarie in quanto l'Amministrazione comunale ha nelle previsioni l'acquisizione di quasi tutto il territorio demaniale che insiste nel Compendio minerario di Rio Marina.
INFATTI, nella eventualità che su tali aree, oltre alla manutenzione ordinaria, vi sia bisogno di interventi urgenti di manutenzione straordinaria, verrebbe meno l'ipotesi di investire i proventi delle vendite degli immobili demaniali per opere pubbliche.
Sin dall'inizio del cosiddetto “Federalismo Demaniale” nella sede del Consiglio comunale ho sconsigliato l'Amministrazione di acquisire la quasi totalità delle aree minerarie chiedendo che vi fosse una scelta ponderata proprio per evitare la revoca dei finanziamenti del demaio per vigilanza e manutenzione.
Per quanto riguarda il cantiere “Puppaio” in loc. Rio Albano, il sindaco Galli si è trovato a disposizione un tesoretto di circa 800mila euro per la riqualificazione della zona ; tale cifra, ancora non spesa, è presente nelle voci di bilancio ed è un finanziamento ottenuto dall'Amministrazione Bosi.
Oggi il Comune è in ritardo nel decidere se rinuncia o no ad avere in proprietà anche le aree ex minerarie e se si, quali.
Cio' costituisce un vincolo per il Demanio che non ne può, attualmente, disporre e conseguentemente non è tenuto a mantenere quel finanziamento.
Il tono drammatico usato dal sindaco Galli per l'interruzione di questo finanziamento appare eccessivo, non solo per il mancato introito, ma anche perché, com'è noto, la guardiania viene svolta solo parzialmente, nell'arco dell'anno, per mancanza di personale ridotto a numero due unità, in quanto gli usciti per pensionamento (due unità) non sono stati rimpiazzati.
A ciò si aggiunge che durante la stagione turistica (sei mesi) il personale rimasto è impegnato nell'assistenza ai visitatori (trenino etc.) e certamente non può espletare tutte le mansioni previste.
Inoltre la Parco Minerario S.r.l. (oggi interamente del Comune) preleva anche minerali da collezione che vengono venduti e sulla cui estrazione andrebbe esercitato un giusto controllo anche sulle attività dei non autorizzati.
Il Comune fa bene a preoccuparsi del problema della manutenzione di queste aree per mantenere in efficienza il complesso sistema ( cunette, canali, fossi e vasche di decantazione) realizzati con imponenti opere per il riprofilamento dei versanti e la loro messa in sicurezza, costati oltre 11ml. di euro, spesa che non deve andare dispersa per l'inerzia di chi ne ha la disponibilità.
Poco importa se questo compito lo assume il Comune o il Demanio, l'importante è che la manutenzione si faccia e si faccia bene. Queste garanzie, essenziali per la sicurezza del nostro territorio, le si chiedano al Demanio ed al Governo, senza dare l'impressione che la prima preoccupazione sia quella delle esigenze di cassa della Parco Minerario s.r.l .
Fabrizio Baleni – Consigliere comunale di Rio Marina