Luciano Violante su l’Unità è tra i pochissimi che parlando della riforma costituzionale ha accennato ai rapporti tra Stato e Regioni. Rapporti ‘che continuano ad essere confusi. L’abolizione della competenza concorrente ha portato ad una sorta di ritagli di identiche materie, chiamate con nomi diversi. E’ previsto, ad esempio, che le Regioni si occupino di ‘pianificazione territoriale’, mentre lo Stato ha competenza esclusiva in ‘governo del territorio’, di ‘ambiente e di ecosistema’, di ‘beni culturali e paesaggistici’. Queste sovrapposizioni genereranno conflitti tra Stato e Regioni. Ne trarrà vantaggio il reddito di molti studi legali e si sposterà ancora una volta sulla Corte’ Costituzionale, il compito di stabilire i confini delle competenze tra Sato e Regioni’.
Non si poteva dire in maniera più chiara il che rende ancor più inspiegabile perché finora di questo aspetto specie da parte delle regioni non sia stato nulla o quasi. Continua intanto l’aspra polemica sugli emendamenti ma non mi risulta che ve ne sia qualcuno su questo aspetto.
Possibile dopo tutto quello che è stato e viene detto sui disastrosi effetti, non solo sull’ambiente ma pure sulla nostra sicurezza, della mancanza di una politica seria del governo del territorio l’argomento interessi così poco?
Renzo Moschini