L'Assesore regionale Vittorio Bugli parla ai Sindaci dei comuni della costa e dell'Elba che non si sono resi disponibili ad ospitare i migranti.
"La stagione turistica è terminata ed è necessario che tutti facciano la propria parte" l'amministratore regionale si riferisce direttamente anche ai comuni isolani proponendo la possibilità di ospitare un centinaio di profughi nelle strutture ricettive comunque destinate a restare chiuse ed inutilizzate nel periodo invernale.
Bugli ha anche ipotizzato, per i comuni sprovvisti di luoghi propriamente utilizzabili per l'accoglienza, la fornitura di moduli abitativi, presumibilmente del tipo di prefabbricati usati in occasioni delle emergenze e dotati di bagno e doccia e gli altri servizi essenziali.
Quasi di rimbalzo interviene il Sindaco capoliverese Barbetti ancora legato alla sua idea di mandare i profughi a Pianosa (in questo caso in numero ridotto rispetto alla mega-tendopoli che ipotizzava qualche settimana fa) osservando, sulla sua pagina FB, che i moduli in questione potrebbero essere utilmente collocati nell'isola piatta.
La situazone toscana comunque pare tale da non giustificare alcuno stato di allarme per i contenuti numeri relativi al flusso dei migranti destinati alla Regione, che attualente sommano 5682 persone ospitate in 408 strutture. E dunque meno 15 per struttura.
Da rilevare anche che a distanza di dieci giorni dall'attivazione del numero verde della Regione, sono circa duecento le famiglie toscane che hanno dato la loro disponibilità per far alloggiare i migranti nelle loro abitazioni. Tra i privati toscani pronti ad esercitare questo particolare atto di solidarietà ci sono anche delle famiglie elbane.