Egregio sig. Sindaco,
come ricorderà durante una seduta del Consiglio Comunale in cui non era presente il Segretario generale, impegnato quel giorno a Marciana Marina, la consigliera di minoranza Cosetta Pellegrini pose un quesito al dott. Castaldi, facente funzione in quell'occasione di segretario, circa la legittimità delle ordinanze da Lei emesse in data 1 maggio 2015 n°1834/Prot.n.10881 e in data 5 maggio 2015 n°1835/Prot.11137, riguardanti il traffico di mezzi pesanti in via Val di Denari, con cui il carico dei mezzi che potevano transitare dal ponticello a inizio strada veniva elevato da 150 quintali a 400 quintali, pari al peso a carico di una grossa autobetoniera. Il dott. Castaldi dichiarò di non essere in grado di fornire al momento una risposta, riservandosi di poterlo fare in seguito. Essendo vivamente interessati al quesito che non aveva più avuto occasione di essere riesaminato noi, consiglieri e presidente del Consorzio V al di Denari ci siamo
rivolti direttamente al Segretario generale, che ci ha fornito una risposta sicuramente esauriente e minuziosamente motivata. Se ne desume che Lei, signor Sindaco, avrebbe nella fattispecie speso un potere di ordinanza di cui non dispone, ponendo in essere una condotta abusiva. Il potere di ordinanza, secondo quanto ci riferisce il Segretario, poteva spettare nelle circostanze ricordate solo al Comandante della P.M. o al dirigente/funzionario dell'Ufficio Tecnico. Annota ancora che non ricorrono nella fattispecie condizioni di riferimento per le materie di cui all'art.SO del TUEL 267/2000, quale Autorità Locale, né tanto meno condizioni di riferimento per le materie di cui all'art. 54 del TUEL 267/2000, quale Autorità Governativa. Poiché il Segretario è per sua funzione il garante della legalità generale dell'azione amministrativa nell'ambito del comune, riteniamo che la sua risposta debba indurla a riprendere in esame quei provvedimenti. Le ricordiamo inoltre a questo proposito che anche il Difensore Civico dott.ssa Lucia Franchini Le aveva scritto: "appare corretta l'osservazione del Sig. Braschi relativa alla inadeguatezza della motivazione dell'ordinanza n.1835/2015 proprio perché esclusivamente fondata su una perizia di parte, mai verificata da parte del Comune e, in ogni caso, non condivisa con il Consorzio"
A tal riguardo quindi le chiediamo di revocare quelle ordinanze, che tanto danno hanno già prodotto alla nostra strada, avendo consentito il traffico ad autobetoniere del peso stimato di 40 tonnellate, attraverso un collegamento stradale a nostro avviso non regolarmente istituito tra la nostra strada e il cantiere PEEP Sghinghetta. Ciò anche in previsione che i lavori in detto cantiere, attualmente sospesi da un'ordinanza a firma dell' Arch. Fontani, possano riprendere anche questa volta senza che ne siano stati attuati
i prerequisiti essenziali , senza cioè che le relative opere di urbanizzazione primaria, segnatamente la strada d'accesso e la condotta fognaria, siano state realizzate. Grande è altresì il nostro timore che, una volta terminate le costruzioni, si pretenda per "necessità" da alcuni e si autorizzi per "necessità" da altri la soluzione di riversare il traffico dei nuovi abitanti sulla nostra strada e di servirsi della nostra condotta fognaria, opere entrambe che non potrebbero reggere questo carico. La condotta fognaria potrebbe, è vero, essere maggiorata, anche se la spesa per quest' intervento verrebbe ingiustamente a
gravare sulla collettività, ma la strada, a causa di strettoie non eliminabili, non potrebbe comunque essere ampliata in maniera soddisfacente ed anche in questo caso sarebbe la collettività a doversene far carico. Il risultato di questa operazione sarebbe quindi una perdita per gli acquirenti dei nuovi alloggi, che sarebbero privati della strada prevista per loro, per le famiglie di V al di Denari che si troverebbero a fare i conti con un traffico congestionato e per la collettività che dovrebbe assumersi ulteriori oneri per rabberciare la situazione, tra cui magari anche l'esproprio del terreno su cui passa la strada (aperta
con quale autorizzazione?) che collega la strada di val di Denari al PEEP. La preghiamo quindi di adoperarsi perché non venga concessa una nuova autorizzazione a costruire prima che strada e fognatura, come prevede la legge, siano state realizzate, cosa che danneggerebbe sia noi che gli acquirenti dei nuovi alloggi, nonché, in prospettiva, la collettività, favorendo unicamente la società attuatrice dell'intervento.
Per il Consorzio Val di Denari
Il Presidente Franco Braschi