Dopo aver letto i giornali e ascoltato le interviste dell’incontro con l’Assessore Regionale alla Sanità Dottoressa Saccardi, ci viene spontaneo dire tutto qui??? E’ questo che abbiamo ottenuto dopo quasi due anni di preparazione e di liti istituzionali per dare una sanità efficiente e appropriata agli Elbani.
L’Assessore oltre ad avere mantenuto la stessa linea politica e di risoluzione dei suoi predecessori, si è lasciata andare alle promesse dopo aver letto nei volti dei Sindaci l’entusiasmo di quanto proponeva. Una di queste è la creazione di “Un centro di Formazione per infermieri e OSS” che non garantisce che un Elbano entri direttamente nel nostro ospedale.
Oltre a questa proposta di poco spessore se rapportata alle criticità presenti nel territorio e nell’ospedale, non abbiamo sentito altro per migliorare la nostra sanità che langue nelle criticità, nelle povertà di personale, di aggiornamenti e di apparecchiature tecnologiche ma solo promesse e progetti a cui ci hanno abituati da anni e ogni qualvolta che si verificano avvicendamenti all’Assessorato delle politiche sanitarie e sociali.
Cosa invece che abbiamo letto e riletto e sentito dai vari video, è la pressoché bocciatura di un presidio sanitario Elbano autonomo e autosufficiente, spina dorsale del “Documento Elba” per abbracciare quasi in toto il Progetto “Ferrari” che da due anni richiede l’utilizzo di tutte le risorse aziendali alfine di potenziare le specialistiche ambulatoriali come oculistica, otorino e urologia, pur mantenendo una ferma autonomia del nostro presidio ospedaliero. Forse i Sindaci non l’hanno capita ma l’Assessore è stato chiaro (rivedersi interviste e video) quando ha detto: “Credo che oggi lavorare insieme sia una ricchezza per tutti, perché l’isolamento è impoverimento e non è mai una soluzione in un momento in cui bisogna trovare le soluzioni nella collaborazione e nel lavorare in rete, dobbiamo garantire i servizi sul territorio piuttosto che i principi, l’isolamento non ha mai fatto bene a nessuno”. Questo passaggio è un sonoro schiaffo al “Documento Elba” e qui un Presidente della conferenza dei Sindaci, com’è stato fatto da Peria, doveva pretendere un impegno scritto e sottoscritto perché tutto quello che è detto e proposto dall’Assessore è basato su progetti e promesse verbali che a volte svaniscono o vengono dimenticate.
Quegli impegni e garanzie verbali le abbiamo già sentite decine di volte (guardate le cronache) “Spostamento camera iperbarica” – “Potenziamento Pronto Soccorso” - “aumento di personale medico e infermieristico” (sono anni a loro dire che lo stanno cercando) - “maggiori risorse per l’Elba” Ma non si è parlato delle lunghissime liste di attesa che obbligano gli Elbani a migrare così come non si è parlato di un probabile piano “B” serale/notturno in caso di avaria piattaforma elisoccorso.
Noi di Elba Salute non esprimiamo tutta quella soddisfazione che sta trasudando dai pori di molte persone perché chi si accinge a reinventarsi un sistema sanitario sulle macerie di quello nato all’inizio del 2015, non può certo concedere delle eccellenze, delle unità operative e una base di elicotteri fissa a un’isola con un bacino di utenza di 32 mila residenti come chiede il decreto “Balduzzi”.
Penso che una riflessione sia necessaria così com’è doveroso rivedere la politica sociale/sanitaria che dopo le amministrative non ha prodotto quello che gli Elbani speravano.
Comitato Elba Salute.