La soppressione del tribunale é un grave danno per i cittadini elbani. Il giudice di prossimità che il Governo ha istituito significa la sola possibilità di depositare presso il giudice di pace atti urgenti che scadono, qualora le navi non partano: ciò é estremamente riduttivo ed offensivo. Da un lato, nelle competenti commissioni di camera e senato, si prende atto della specificità dell'insularità e poi si propone un palliativo inutile per attenuarla .
Per noi raggiungere il tribunale significa un tragitto di circa tre ore all'andata ed altrettante al ritorno, e questo con mezzi propri, con quelli pubblici non ne parliamo. Perdita di tempo, quindi, e costi elevati.
Il nostro disagio non é paragonabili a quelle di nessun altra zona del territorio nazionale.
I residenti nelle isole di Ischia e Capri con 30 minuti di aliscafo possono raggiungere Napoli e nel tempo complessivo di un'ora essere presso il tribunale.
Proviamo ad immaginare i costi sociali che graveranno sul cittadino elbano che dovrà far testimoniare a propria cura e spese tre o più testimoni nella causa oppure che dovrà far spostare per due o tre volte il consulente (C.T.U.) nominato dal giudice, dal tribunale all'Elba e viceversa. Gravi saranno anche le ripercussioni sul sociale: basta pensare alle numerose pratiche delle amministrazioni di sostegno degli anziani che si devono recare dal giudice per i colloqui, così come i loro amministratori che devono agire sottoponendo al giudice ogni loro atto: un istituto di grande rilevanza sociale diverrà un lusso per ricchi. Pensiamo alle richieste dei cittadini al giudice tutelare che vengono fatte per i minori o per persone in tutto od in parte prive della capacità di agire; pensiamo alle pratiche di successione che il cittadino (capace di agire) compie direttamente dal cancelliere del tribunale .
La chiusura è una follia anche sotto il profilo dei costi: le forze di polizia che hanno effettuato delle indagini, dovranno recarsi a Livorno per testimoniare.
In considerazione di tutto questo, oltre al fatto che all'Elba c'é un carcere con moltissimi detenuti sempre di lunga pena i cui reati commessi durante la detenzione venivano giudicati a Portoferraio con un aggravio minimo di tempi e costi; e che il Tribunale di Livorno ha gravi problemi di funzionamento; é necessario difendere ad oltranza il nostro Tribunale.
Non credo si debba aggiunger altro, da tutto ciò ciascuno può capire che la chiusura del nostro Tribunale é un grave danno sociale ed economico.
A Lucera ben 32 sindaci hanno restituito la fascia tricolore al Prefetto per la chiusura del Tribunale: quelli elbani hanno molti più motivi per ribellarsi a quello che ci pare un vero sopruso.
Ora é il momento di lottare per dare corpo a quel che di positivo, in effetti, é accaduto nelle sedi istituzionali: l'avvenuto riconoscimento del disagio insulare. Lottare per lo spiraglio che si é aperto che, anche se momentaneamente vanificato da alcuni parlamentari che hanno preferito continuare a rispondere alla logica dei grandi bacini elettorali anziché difendere piccole realtà come le nostre, pure rappresenta la grande occasione su cui lavorare.
Non serve il "Comune Unico", serve cuore e quel senso d'appartenenza che troppo spesso viene messo da parte per rincorrere obbiettivi che nulla hanno a che vedere con il bene della nostra collettività.
Roberto Marini Capogruppo di "Gente Comune"