Voglio partire ringraziando il Sig. Paolo Boggi per il suo articolo sull’utopistica “unione di idee e obbiettivi” fra la maggioranza e l’opposizione del mio Comune, e sull’auspicata rivoluzione culturale necessaria per uscire dal guado sociale ed economico in cui ci troviamo. Condivido in pieno il senso di una necessaria rivoluzione culturale che superi i preconcetti e i personalismi esistenti sia da una parte che dall’altra e che disegni la strada del futuro. Strada che non può essere tracciata da una sola persona ma che deve nascere dalla partecipazione dalla condivisione di una comunità intera. Forse oggi è il momento giusto, perché la recessione politica, economica e sociale in cui stiamo vivendo potrebbe essere la scintilla per far accendere quel lume di ragione capace di far saltare ogni schema obsoleto e farci aprire finalmente gli occhi.
Me lo auguro per il mio paese, per la mia nazione e per mio figlio. Io per primo in questo percorso sarei pronto a mettermi da parte se mi accorgessi di essere vetusto. Analizzando la stagione estiva oramai al suo naturale capolinea penso si possa chiaramente definire che nel nostro paese, oltre alle disponibilità economiche del Comune, siano mancate idee e programmi che si sia persa la voglia di organizzare di essere concreti ambasciatori del nostro territorio e della nostra cultura.
Tira un’aria di rassegnazione, di delusione direi quasi una forma di depressione sociale di massa.
E’ necessaria una pronta risposta, dobbiamo ritornare a credere e a sognare un futuro migliore.
A mio modesto avviso dobbiamo essere più umili e ripartire dalle piccole cose, spero tanto che i giovani del paese ritrovino la voglia e la forza per organizzarsi magari in una Pro Loco per la promozione e la gestione del territorio che nascano laboratori d’idee. Si utilizzino i mesi autunnali e invernali per programmare una serie di eventi culturali alla riscoperta delle tradizioni del paese. L’Amministrazione comunale si affidi agli strumenti partecipativi stabiliti dallo Statuto Comunale, crei una commissione di studio per la promozione turistica e una per il commercio che possano lavorare con trasparenza e partecipazione, indica una borsa di studio tramite un’università per un progetto di sviluppo turistico del nostro paese.
Il sistema capitalistico e il mercato consumistico hanno fallito è giunto il momento di affidarsi ad un nuovo sistema economico e ad una nuova forma di mercato basati sulla solidarietà, sulla condivisione sul fare “sistema” riscoprendo le tradizioni e valorizzando il territorio.
Francesco Gentili – Consigliere comunale
Iscritto a Sinistra Ecologia e Libertà