FIRENZE – Gli elettori degli 8 Comuni dell’Isola d’Elba (Campo nell’Elba, Capoliveri, Marciana, Marciana Marina, Porto Azzurro, Portoferraio, Rio Marina e Rio nell’Elba) saranno chiamati ad esprimersi sull’istituzione del comune unico alle prossime elezioni politiche per il rinnovo di Camera e Senato previste nel 2013.
É stato pubblicato oggi sul BURT il decreto firmato dal presidente della Giunta regionale che indice il referendum consultivo per stabilire se procedere o meno alla fusione degli attuali 8 Comuni dell’isola. Il quesito al quale gli elettori elbani saranno chiamati a rispondere è questo: “Siete favorevoli alla proposta di istituire il Comune dell’Isola d’Elba mediante fusione dei Comuni di Campo nell’Elba, Capoliveri, Marciana, Marciana Marina, Porto Azzurro, Portoferraio, Rio Marina e Rio nell’Elba di cui alla Proposta di legge di iniziativa popolare del 15 maggio 2012, n. 10 (Istituzione del Comune dell’Isola d’Elba)?”.
Toscana Notizie
GABRIELE ORSINI - Coordinatore del Comitato che ha promosso la raccolta di firme
E’ stato pubblicato sul Bollettino Ufficiale della Regione Toscana il Decreto del Presidente della Regione Toscana N°161 del 28 agosto 2012 con cui si indice, in concomitanza con le elezioni politiche del 2013, il Referendum che richiederà agli elettori degli otto comuni elbani se intendono approvare la fusione degli otto comuni isolani nel Comune Unico dell’Isola d’Elba, ai sensi della proposta di legge d’iniziativa popolare N°10 del maggio 2011.
Quindi se da un lato la notizia del referendum è ora ufficiale, dall’altro c’è anche soddisfazione da parte del Comitato promotore che sia stata accolto il parere formulato dal suddetto Comitato, d’intesa con i sindaci interessati, per la data del referendum che a larga maggioranza era stata ipotizzata insieme alle elezioni politiche del 2013, sia per un conseguente risparmio di spesa, connaturale alla iniziativa, sia per auspicare una larga partecipazione alla consultazione referendaria che la proposta di effettuarlo a Novembre forse non garantiva .
In effetti, contrariamente ai colpi di sole che hanno ispirato alcuni sindaci per sparare rozzamente contro l’iniziativa, il decreto raccoglie la preoccupazione di tutti i sinceri democratici di avere indicazioni precise da parte dei cittadini elbani per valutare se effettivamente vogliono questa interessante innovazione nel campo delle istituzioni locali che, se da un verso può anche significare un ritorno alle origini, come sostengono quelli del Comitato che si rifanno all’unificazione Napoleonica, dall’altro si scontra con i mai sopiti campanili elbani, che peraltro, si assicura da parte dei promotori, saranno mantenuti e anzi potenziati.
Ma non sono certo i risparmi sulla politica con l’eliminazione delle spese per 7 sindaci 37 assessori, 103 consiglieri e relativi apparati con conseguenti obblighi di rappresentanza, ma è soprattutto la semplificazione amministrativa e la regia unica per i più rilevanti problemi comprensoriali che dovrà orientare gli elettori.
Visto il fallimento reiterato di tutti i tentativi di gestioni comuni di vari servizi, dalla Comunità Montana all’ Unione di Comuni dell’Arcipelago Toscano, recentemente sciolti e faticosamente estinti, vista la rinuncia di pochi giorni fa del Comune capofila di Capoliveri alla gestione unitaria del turismo, d’intesa con la Provincia e Toscana Promozione, all’Elba sembra che questa del Comune Unico sia l’ultima spiaggia per rilanciare l’asfittica economia insulare che ormai vive quasi esclusivamente di turismo.
Si richiede finalmente un unico punto di riferimento, soprattutto per le scelte comprensoriali, dall’urbanistica al water front all’aeroporto, dall’ambiente alla fiscalità locale ai trasporti alla stessa sanità e alle problematiche del sociale. Gli scettici sollevano dubbi che il Comune Unico possa risolvere tutti questi problemi ma dal Comitato si ribatte che è un grosso tentativo da mettere in campo anche perché un Comune di 30.000 abitanti con una sola voce e con un peso rilevante sia in Provincia che in Regione e anche in Europa come potrebbe essere il futuro Comune dell’Isola d’Elba, potrebbe attrarre finanziamenti non solo pubblici ma anche privati per la valorizzazione delle enormi possibilità di sviluppo dell’isola e non solo nel turismo ma nche per la ricerca e per l’ambiente a riguardo soprattutto ai giovani che vogliono restare a lavorare sul loro scoglio tutto l’anno e non solo per i mesi estivi.