Gent.ma
Dr.ssa Maria Teresa De Lauretis
Commissario sanitario dell’Area Vasta Nord Ovest.
In qualità di sindaco di Portoferraio, sede di Presidio Ospedaliero, e quindi responsabile dello stato di salute degli elbani tutti, mi rivolgo a lei per segnalarle importanti, ma non certo nuovi, disservizi sanitari. Il maltempo che ha imperversato sulla costa toscana per quarantotto ore, e che potrebbe protrarsi nei prossimi giorni stando alle previsioni, ha completamente isolato il territorio elbano; sono state quarantotto lunghissime ore durante le quali ogni contatto con il continente si è interrotto creando disagi in molti settori della vita del paese, compreso quello sanitario. Sono state interrotte le visite ambulatoriali, non eseguiti i prelievi ematici che avrebbero dovuto raggiungere il continente, le attività di sala operatoria. Più gravemente colpiti dal problema quei pazienti che avrebbero dovuto raggiungere presidi ospedalieri continentali per terapie o esami in quanto affetti da patologie particolarmente gravi. Ma, cosa ancora più scoraggiante, nessuno ha saputo dare indicazioni a questi pazienti su come comportarsi per il proseguo delle indagini o delle terapie in assenza di un protocollo per casi del genere. Lei, quale profonda conoscitrice dello psichismo umano, può ben comprendere lo stato d’animo di chi, ammalato, dopo una lunga attesa vede vanificata la possibilità di una visita o di una fondamentale terapia o rimane senza una risposta su come affrontarne il proseguo. Non voglio dilungarmi troppo, ma sono certo che il peso della responsabilità della tutela della salute delle persone, imponga a tutti noi un attimo di riflessione e ci costringa a rivedere, rivalutare e modificare un sistema organizzativo che presenta lacune e sfocia in criticità.
I dati circa le attività svolte in ospedale, sui quali vengo costantemente informato, mi dicono che alcuni servizi ospedalieri sono decisamente migliorati rispetto al passato, per esempio quello ortopedico grazie all’impegno dell’unico medico presente nel presidio sanitario e grazie alla collaborazione dei medici provenienti dal presidio di Piombino, ma ciò non basta, non è sufficiente a tranquillizzarmi per quanto sia un dato incoraggiante, e si pone la necessità di una revisione e ristrutturazione dell’organizzazione di molti servizi. Io sono certo che alla luce di quanto accaduto, con la collaborazione di tutti, politici, amministratori, operatori sanitari e forze sindacali, si possa iniziare un percorso che condurrà ad una limitazione del disagio di vivere un’isola e si possa realizzare un’isola meno isolata almeno dal punto di vista sanitario.
Certo dell’attenzione che porrà al problema segnalato e della sua collaborazione Le porgo i miei più cordiali saluti.
Arch.tto Mario Ferrari sindaco di Portoferraio