101 a Campo nell’Elba, 61 a Portoferraio, 18 a Rio Marina, 4 a Marciana, 3 a Porto Azzurro e a Capoliveri, 1 a Marciana Marina e Rio nell’Elba; quasi duecento i beni demaniali elbani messi on line in maniera organica dal Demanio (http://dati.agenziademanio.it/#/) per una loro cessione a privati ed associazioni. Si va dal piccolo fondo ai terreni, dalle torri medicee o meno alle Miniere, dai fari alle caserme, dai Forti cinquecenteschi ai fabbricati d’ogni tipo, Montecristo compresa.
Sono beni classificati in: patrimonio disponibile, patrimonio indisponibile e Demanio Storico Artistico (es. i Musei napoleonici). Spiccano nell elenco anche quei beni da un anno consegnati ufficialmente ai Comuni che ne avevano fatto richiesta nei tempi previsti; a Portoferraio, Comune nel quale la procedura era iniziata nella precedente Amministrazione, si va dagli edifici dell’ex caserma della Finanza all’ Arsenale delle Galeazze (da sempre mercato), dalla Torre del Martello alle ex poste. Entro tre anni (ne restano due) i Comuni dovranno presentare i relativi progetti di utilizzo pena il decadimento della prelazione pubblica.
Esclusi Musei, caserme e spazi in uso, restano comunque migliaia di mq di superfici inutilizzate in tutta l’isola che con le energie del volontariato sociale e dei privati potrebbero, almeno in parte, diventare Bene Comune nel senso più ampio del termine. Ci aspettiamo da i Comuni, che restano il soggetto di riferimento per i progetti da presentare al Demanio l’apertura di un confronto pubblico che metta il territorio nelle condizioni di conoscere pubblicamente quali sono gli spazi a disposizione per aprire una virtuosa gara di idee utile per tutti.
CR