Le disposizioni in materia ambientale della Legge 28 dicembre 2015, n. 221 ( http://www.gazzettaufficiale.it/eli/id/2016/1/18/16G00006/sg) entreranno in vigore il prossimo 2 febbraio.
Tra le varie interessanti misure una in particolare riguarda le (pessime) abitudini di molti di noi, rischiando di trasformarsi in una salatissima multa. Il tutto è riassunto dall’ art. 40 della legge che riportiamo fedelmente:
Art. 40 (Rifiuti di prodotti da fumo e rifiuti) di piccolissime dimensioni
…1. I comuni provvedono a installare nelle strade, nei parchi e nei luoghi di alta aggregazione sociale appositi raccoglitori per la raccolta dei mozziconi dei prodotti da fumo.
2. Al fine di sensibilizzare i consumatori sulle conseguenze nocive per l'ambiente derivanti dall'abbandono dei mozziconi dei prodotti da fumo, i produttori, in collaborazione con il Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, attuano campagne di informazione.
3. E' vietato l'abbandono di mozziconi dei prodotti da fumo sul suolo, nelle acque e negli scarichi.
(Divieto di abbandono di rifiuti di piccolissime dimensioni)
- 1. Al fine di preservare il decoro urbano dei centri abitati e per limitare gli impatti negativi derivanti dalla
dispersione incontrollata nell'ambiente di rifiuti di piccolissime dimensioni, quali anche scontrini, fazzoletti di carta e gomme da masticare, e' vietato l'abbandono di tali rifiuti sul suolo, nelle acque, nelle caditoie e negli scarichi»;
E che i 72 milioni di mozziconi dispersi ogni anni nell’ ambiente del Belpaese dai suoi 13 milioni di fumatori rendano necessarie misure drastiche (non solo sulla carta, ndr) ce lo ricorda uno studio di Enea e Ausl di Bologna che ha stimato il potenziale inquinante dei mozziconi sul suolo italiano: il carico nocivo annuo è pari a 324 tonnellate di nicotina, 1872 milioni di Becquerel di polonio-210 (una sostanza radioattiva) e 1440 tonnellate di catrame e condensato. Tutto questo è peggiorato poi dal fatto che i filtri delle sigarette non sono biodegradabili: se infatti le fibre sintetiche di cui sono composti tendono a disfarsi in meno di 15 anni, è anche vero che la polvere residua si diffonde nel suolo e nelle acque, senza svanire mai del tutto.
CR