Si è tenuta ieri, 20 gennaio, a Capoliveri l'attesa riunione dei sindaci sulla appicazione della nuova normativa del "Contributo di Sbarco". All'ordine del giorno era infatti l'aumento della tassa da 1,50 a 2,50 (aumento compreso nei limiti che la legge di stabilità riserva alle isole minori).
Il contributo dovrebbe essere destinato a finanziare interventi di raccolta e di smaltimento dei rifiuti, di recupero e salvaguardia ambientale ma anche interventi in materia di turismo, cultura, polizia locale e mobilità. Con l'aumento previsto i proventi raccolti raggiungerebbero circa 2,5 milioni di euro nel 2016, di questi la metà sarebbe destinata alla gestione associata per la promozione turistica, la restante metà divisa in mariera equa tra gli otto comuni elbani.
Lasciano però tutti sorpresi le dichiarazioni del Sindaco di Portoferraio, che dopo ore di discussione, non si allinea con gli altri primi cittadini e sostiene di non essere contrario, alle destinazioni ipotizzate, ma che per continuare a chiedere soldi alla gente è necessario dare in cambio qualcosa che sia all’altezza delle aspettative che hanno maturato grazie alla promozione turistica.
Un aumento del 70% - secondo Ferrari - dovrebbe essere giustificato con interventi importanti. Lancia poi una controproposta, chiedendo che vengano esclusi dal pagamento del contributo di sbarco i passeggeri che arrivano in aeroporto, per incentivarne l'uso.
Ruggero Barbetti, molto contrariato, sostiene che la posizione presa da Ferrari sia uno schiaffo assestato dal comune di Portoferraio ai comuni più piccoli, con l'intento di far saltare la gestione associata e per incamerare i proventi del contributo in percentuale maggiore rispetto alle effettive presenze turistiche sul suo territorio, lasciando solo le briciole dei proventi ai comuni più piccoli.
Intanto lo stop imposto dalla posizione di Ferrari, per Barbetti, provoca un ritardo che si spera verrà appianato venerdì mattina quando è previsto un nuovo incontro.