Per il bene dell’Elba, essendo cambiata la normativa che ha trasformando l’imposta di sbarco in contributo, occorre cambiare tutto l’attuale sistema attuativo ed applicativo, nel rispetto delle nuova normativa nazionale e non ostinarsi a pretendere il solo aumento portandolo, su base annuale, a 2,50 euro per il solo scopo di far cassa. Per evitare questo non bisogna ostinarsi nel pretenderne il solo aumento senza avere a monte un progetto preciso di utilizzo. Prima di fare quest’ultima cosa è necessario predisporre un regolamento che ci possa consentire di utilizzare, nel rispetto delle nuove norme di legge, i proventi contributo di sbarco senza esimerci ovviamente dalla promozione del territorio, alla cura dello stesso e a dare un forte contributo a tutte le associazioni di categoria che in tal senso intendono operare. Dopo aver fatto questo regolamento si potrà cominciare a parlare delle divisione dei fondi che, tra le altre cose, non ci possono essere trasferiti ad ottobre ma devono pervenirci, per gli importi possibili, prima della stagione turistica in modo di poter fare un’adeguata programmazione per il loro impiego.
Un'altra riflessione: la città di Portoferraio è la porta di accesso all'isola d'Elba, ragion per cui necessita di più attenzione, attenzione che è stata ripetutamente richiesta agli altri componenti della gestione associata e che purtroppo non ha trovato la giusta risposta.
Portoferraio regge la maggior parte degli oneri del carico veicolare degli ospiti estivi di tutta l'Elba ed è il centro dei servizi, e se un'immagine positiva la si deve dare è nel nostro territorio che per primo si deve investire, un tipo di promozione legata alla qualità e alla cura del territorio.
Bisognerebbe che quelli che si ritengono i veri politici facessero l'interesse dei cittadini e tutelassero i turisti, cambiando inoltre il metro di valutazione dei colleghi perché la capacità per ricoprire il ruolo del sindaco non dipende dal cieco assoggettamento alle "barbettate".