Sul contributo di sbarco c'è molta confusione sotto il cielo- dice il Sindaco campese. Sembra stia passando l'idea che i 7 Sindaci dell'Elba più "piccoli" si stiano attaccando all'ottavo sindaco "più grosso" per dividersi chissà quali strapuntini. E' un'idea e un'immagine totalmente diversa dalla realtà.
Il contributo di sbarco, così come sancito dal Collegato Ambientale approvato dal Parlamento, è uno strumento nato per le isole minori ed è destinato a finanziare interventi di raccolta e di smaltimento dei rifiuti, gli interventi di recupero e salvaguardia ambientale nonché interventi in materia di turismo, cultura, polizia locale e mobilità nelle isole minori. Non è quindi una caccia all'ultimo euro per chissà quali prebende o sete di potere, ma un'opportunità per tutta l'Elba di migliorare e/o aumentare i servizi di accoglienza su molti fronti.
Di fronte all'impoverimento continuo dei bilanci comunali e della finanza pubblica questa opzione ha diversi vantaggi:
- non incide come la tassa di soggiorno (molto più cara);
- esclude i residenti o proprietari di immobili sull'isola;
- ha un chiaro utilizzo;
- obbliga la parte pubblica a reinvestire queste somme in interventi concreti che sono un bene per gli ospiti ma anche per il residente.
Lorenzo Lambardi