Sulla vicenda della rinnovata illuminazione della spiaggia delle Ghiaie l’intervento del Geom.Leonardi, responsabile del progetto e della esecuzione dei lavori, mi spinge a fare qualche considerazione.
Prendo atto, con piacere, delle buone notizie che ci dà Leonardi sul risparmio energetico dovuto a tutti gli interventi eseguiti, nel corso degli anni 2014/15, dalla Società che gestisce la rete della pubblica illuminazione. Sulle possibili conseguenze dannose per l’ambiente naturale del nuovo impianto realizzato alle Ghiaie, paventate da Italia Nostra, non mi esprimo, perché non sono un esperto in materia. il Tecnico comunale ci rassicura che sono state installate “apparecchiature a norma che non provocano nessun danno, specialmente dal punto di vista ambientale”. Avendo potuto conoscere, da molto tempo, la serietà professionale del Geom. Leonardi non posso non credergli. Ho inoltre apprezzato la sua disponibilità ad apportare alcune “correzioni” qualora dovesse essere dimostrato che la luce che “lambisce la battigia possa minacciare o disturbare l’habitat di alcune diversità biologiche”.
Ho invece qualche riserva da esprimere sui nuovi pali che sono stati posizionati. Mi sembra francamente che siano “perfetti” per illuminare caselli autostradali o strade molto trafficate poste nelle immediate periferie di centri urbani, ma che mal si inseriscano in un ambiente di particolare bellezza qual’ è il lungomare delle Ghiaie.
Riconosco, comunque, che il nuovo tipo di illuminazione esalterà la spiaggia e favorirà, nel periodo estivo, e in special modo la sera, anche una maggiore frequentazione del lungomare. Potremo anche assistere a “tuffi notturni” di “ ardimentosi “ residenti e turisti. E, chissà, anche ad una replica del “tuffo” del Sindaco ( del suo Vice e di altri suoi collaboratori) . Tuttavia mi sono chiesto: ma il lavoro fatto era proprio opportuno e soprattutto era prioritario rispetto ad altri?
Per “valorizzare la passeggiata”, garantire “la sicurezza della zona”, evitare “i bivacchi notturni”, come dice Leonardi, forse altri interventi potevano essere valutati più opportuni e prioritari. Ad esempio: rifare la pavimentazione del lungomare che da tempo si sta sbriciolando e che provoca spesso dolorose “braciole” sulla pelle dei bambini che vi giocano; elaborare e realizzare un progetto di straordinaria manutenzione e di riqualificazione di tutto il parco delle Ghiaie, potenziandone anche l’illuminazione, perché è molto più probabile, la sera d’inverno e d’estate, assistere a “bivacchi notturni” o imbattersi in “spiacevoli sorprese”dentro i giardini.
Infine mi permetto di segnalare all’Ufficio Tecnico e alla Amministrazione comunale che ci sono zone del centro abitato e periferiche ancora prive di illuminazione, quasi completamente al buio o dotate di impianti elettrici antidiluviani. Faccio l’esempio, nel centro storico, di Via Roma e Via Elbano Gasperi dove la linea elettrica e i corpi illuminanti risalgono alla fine degli anni ’50. A metà della scalinata Cosimo de’ Medici, angolo Ape Elbana, c’è da tempo immemorabile un orrendo e rugginoso palo a doppio braccio. Credo che i vecchi corpi illuminanti di Via Roma e Via E.Gasperi e quel palo, per il lungo tempo trascorso dalla loro installazione, costituiscano, ormai, “beni storici vincolati”.Per la loro rimozione ho paura che sarà necessario ottenere il nulla osta preventivo della Soprintendenza ai beni culturali e ambientali di Pisa. Non chiedo di illuminare a giorno anche la spiaggetta del Grigolo ( che, se più curato, potrebbe essere un angolo meraviglioso della vecchia Portoferraio), ma di migliorare l’illuminazione in due vie del centro credo non secondarie.
Giovanni Fratini